sabato 21 agosto 2010

8 marzo! Strano modo di ricordare la festa della donna: andare a ritirare l'esito di una mammografia con un nodo in gola, le gambe tremanti, e una pressione alle tempie perchè pensi già di conoscerlo.
Quel mattino mi accompagnò mio marito al centro di senologia; nella buona e nella cattiva sorte, no?! Lo avevamo giurato tanti anni prima ed ora , forse, era arrivato il momento. Volle essere con me anche una delle mie sorelle, Marcella, come sempre silenziosa, ma per questo rassicurante. All'accettazione mi consegnarono una grande busta con le lastre e un foglio; se volevo spiegazioni dovevo tornare il giorno dopo per parlare con la dottoressa che mi aveva visitato. Aprii la busta, presi il foglio e...gli occhi caddero subito su una parola che da sola faceva capire tutto: "eteroplasia". In precedenza tante volte pensando ad un'eventualità del genere,mi ero detta: "Se un giorno mi dovesse capitare mai di ricevere la notizia di essere malata incurabile, penso proprio che morirei sul colpo perchè il mio cuore non reggerebbe". Non fu così anche se oltre all'eteroplasia al seno destro si rilevavano all'altro, il sinistro, tre noduli sospetti, per cui si riteneva necessaria una RM.
Ero sgomenta, ma viva; il cuore batteva forte in petto ed io lo sentivo appena. Guardai gli occhi del "compagno della mia vita"e vi lessi lo smarrimento, guardai gli occhi di mia sorella e nelle lacrime trattenute a stento trovai il dolore. Che cosa mi stava succedendo? Che cosa ci stava capitando?

1 commento:

  1. Ogni volta che ti leggo é un'emozione fortissima mi sembra di viverla con te ma ne sto solo condividendo un pezzettino. Un abbraccio

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