domenica 29 agosto 2010

In realtà durante questo mio particolare percorso di vita avrei avuto modo di constatare piu' volte di quanto fossero state errate molte mie convinzioni,tipo quella di voler programmare sempre e ad ogni costo tutto; un evento del genere mandava all'aria qualsiasi piano o progetto, bisognava quindi imparare a vivere giorno per giorno, assaporando ciò che di buono ti veniva offerto da questa nuova esistenza. Strano come all'improvviso sentissi mio un convincimento che da sempre avevo giudicato frutto di superficialità! Ma per tornare a quella lunga giornata di marzo, avevo da preparare mille cose e il tempo sembrava andare troppo in fretta. Mi occorreva una vestaglia, certo! Almeno quella avrei dovuto comperarla. Con mio marito entrammo in un negozio; ne scelsi una color rosa-lilla, bella e poi di una tinta molto di moda quest'anno. Visto che ci sono, pensai, prendo anche qualche pigiama. Ma poichè si era alla fine della stagione invernale ne trovai uno solo, anche un po' triste in verità: pantaloni neri e casacchina di color grigio e beige, come unico vezzo un fiocchetto pure beige, guarda caso, proprio sotto il seno. Non mi bastò; andammo da un'altra parte e ne presi altri due, piu' vivaci e di tonalità simili al colore della vestaglia. Piano, piano tornavo ad essere serena, riuscivo a pensare a cose futili e un po' alla mia vanità. Questo fu un primo atteggiamento positivo da parte mia: avevo vinto la paura, avevo trovato il coraggio, mi sentivo viva. Volevo continuare a...piacermi per poter continuare a...vivere.

2 commenti:

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  2. ciao, scusa ma avevo sbagliato, anche per me è molto importante scrivere le mie impressioni...
    un abbraccio
    Patrizia

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