domenica 31 ottobre 2010

Continuo a... vivere ricordando ciò che è stato dall'inizio della malattia e tutto quello che mi ha insegnato e ancora mi insegna. Quando vivi un'esperienza simile e la superi con l'aiuto dei medici e la forza che hai dentro niente più ti può spaventare; ti viene fuori un'energia, un entusiasmo tale che tutto intorno a te è positività. Le difficoltà non ti sembrano più tali, i dissapori tutti superabili, i contrattempi giusti interventi perchè le cose vadano meglio. In ogni occasione sei subito pronta a mettere un punto e tornare a capo, perchè a tutto c'è una soluzione e si può sempre ricominciare con rinnovata volontà.
Tre giorni fa mia figlia è partita; ero triste, sentivo un vuoto, un freddo dentro. Ho preferito restare in silenzio per poter metabolizzare questo mutamento di una mia certezza, poi l'ho sentita più volte al telefono, gioiosa come non mai e mi son detta: "Ho la mia vita che mi sto riconquistando, la voglio tutta nuova, tanti progetti, tanta voglia di fare. Basta! Guardo avanti e rimescolo tutto cominciando dalle piccole cose anche le più banali."  Ho svuotato un portariviste quasi dimenticato che conteneva giornali con il prezzo ancora in lire, (mamma mia, che trascuratezza! ) e vi ho messo le riviste di questa settimana; ho ripulito una mensola in cucina, gettando nella pattumiera ninnoli scheggiati dalla vita trentennale, e poi mi è venuta la voglia di cambiare posizione ai mobili di casa, fatto questo che per alcuni può sembrare piccola cosa, ma nel mio caso costituisce un'autentica rivoluzione perchè sono sempre stata una metodica che veniva destabilizzata dall'abbinamento sbagliato di una coppia di asciugamani e dal cambio dell'ordine di una pila di giornali. Beh,devo dire proprio che qualcosa sta davvero cambiando in me a poco a poco, me ne accorgo ogni giorno che passa, me lo ha detto stamattina anche l'uomo della mia vita:
"Però come sei cambiata in pochi mesi, sei diversa, più serena con gli occhi brillanti, più bella". Grazie, amore mio.

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