martedì 5 ottobre 2010

Se oggi fosse stata una giornata come le altre, avrei continuato a... scrivere la pagina precedente, ma non è così, non può sempre andare secondo i nostri desideri e spesso va proprio dalla parte opposta.Per fortuna di solito va meglio, si apprendono notizie che sono in realtà messaggi di speranza e per il resto tutto fila  liscio come l'olio.  Questo, però è stato un giorno dal color grigio perla e dal sapore amaro; anche se c'era il sole, per me il cielo era velato dal tulle ingrigito di un vecchio abito da sposa , e la dolcezza regalatami ieri da una bella giornata vissuta in serenità, aveva lasciato il posto all'amarezza per le tante difficoltà incontrate all'ennesima seduta di chemio.  Si sa,  lo spirito viene fortemente influenzato da ciò che percepisce intorno ed è per questo che ora non potevo parlare di quella dolce e rosea domenica di marzo. I momenti negativi mettono a dormire per un po' la positività con cui si affronta ogni prova cui sottopone la malattia, le piccole e nello stesso tempo grandi certezze acquisite man mano,  vengono riposte in gioco, e a questo punto non si è più sicuri di niente perchè lo spirito vacilla e il corpo è stanco. E' tutto normale, si ripete, ma per chi vive tale esperienza niente più è tanto normale, e meno che mai questa ridda di sentimenti e sensazioni che danno la netta percezione di essere in una dimensione a parte, diversa in cui ogni cosa appare, e mi si perdoni il bisticcio, esageratamente esagerata. Ma poichè sempre dopo il buio arriva la luce, questa giornata finirà e domani con la luce tornerà per me la voglia di trasformare ogni difficoltà in un'occasione in più offertami dal destino.

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