domenica 7 novembre 2010

Ero spaventata. " Dottore, vomiterò?" Avevo letto che tra gli effetti collaterali della chemioterapia c'erano la nausea e anche il vomito, mah! Quello non l'avrei proprio tollerato. "Non è detto, sapete!? Ho pazienti che fanno terapie pesantissime e poi vanno in campagna a lavorare ed altri che vomitano con niente. E' tutta una questione di testa, da come ci si pone; se l'atteggiamento è quello giusto potreste persino non accorgervi che state facendo chemioterapia, o al massimo sentire un po' di nausea e di stanchezza, cose che passano dopo tre o quattro giorni, poi tutto ritorna nella normalità fino al ciclo seguente. Per i capelli, purtroppo non c'è speranza, quelli li perderete, tutti, ma sarà momentaneo perchè terminata la terapia ricominceranno a crescere e anche velocemente. Durante la mia carriera solo una paziente non ha perso i capelli con questo tipo di chemio (EC: Epirubicina e ciclofosfamide) ed io ne ho scritto un trattato." "E' troppo per me, ho paura." "E' naturale. Sapete che cosa sosteneva Oscar Wilde? Solo gli sciocchi non hanno paura. Per questo non bisogna vergognarsi di provare un sentimento così, ma sforzarsi a vincerlo dopo averlo ridimensionato nei giusti limiti." " Ma gli eventuali disturbi sono gestibili?" "Certo che sì, basterà convincersi che deve andare e andrà e il tempo passerà in fretta". Volevo dar credito a quello che mi era stato detto, considerare la chemioterapia una cura come le altre, ma quanto era difficile! Ciò che non si conosce fa sempre timore, è come un mostro a più teste, affrontarlo è difficile, perchè non fai in tempo a mozzarne una che subito un'altra è là spalancata pronta a divorarti. Vorresti scappare, poter entrare in un'altra dimensione, ma ti ritrovi imprigionato in una realtà che subisci perdendo il controllo di te stesso.

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