giovedì 16 dicembre 2010

Ha un vissuto difficile alle spalle Anna, e lei lo racconta con una naturalezza tale da farlo sembrare dignitosamente normale. E' fiera di sè, di come sa destreggiarsi per vestire con pochi soldi o preparare il pranzo riciclando a volte gli avanzi senza farli apparire tali. Se la cava sempre e anche ora con la malattia va alla grande, racconta la sua storia recente e porta sempre sottobraccio una cartellina colorata dove sono raccolti i fogli del suo ultimo excursus sanitario. Quando la vedo la prendo un po' in giro: lo fa per apparire "donna in carriera?" le chiedo, e lei: "Che cosa? Non so neanche che significa. La cartellina mi serve per portare sempre appresso la mia storia precisa, così se qualcuno la vuole sapere o mi chiede qualcosa tengo subito pronta la risposta." Dice a tutti che sono stata io in quei giorni all'ospedale,a darle la forza, il coraggio di operarsi, di non aver paura delle terapie invasive, in realtà tutto questo ce l'aveva già e viveva quel momento difficile, in un certo senso contenta che gli altri finalmente si accorgessero di lei e di quanto fosse importante nell'ambito della famiglia. E' stata contenta che fossi andata a trovarla: "Ma sei venuta apposta per me? Tu sei proprio una vera amica sincera." E dicendo così mi ha regalato tanto, soprattutto la sua stima di persona grande nell' accontentarsi di poco.
Nel pomeriggio sono stata al centro di senologia, ci sono andata per fare gli auguri al dottor F.C. il chirurgo che mi ha operato; mi sono accodata a Rosa e alla sua e ora anche mia amica Carmela, che avevano la visita prenotata e con un po' di faccia tosta mi sono presentata. Non potevo mancare nei confronti di una delle persone che mi avevano ridato la gioia di vivere e la speranza del domani, poi ci tenevo che mi rivedesse così come sono ora, tanto diversa rispetto a nove mesi fa, in netta ripresa, senza paura e sicura di sè tanto da non essere più accompagnata da "uno stuolo di angeli custodi", come aveva detto la prima volta che mi aveva incontrato.

1 commento:

  1. bello andare dal chirurgo, sai io non ci avevo pensato, anzi, a dire la verità ci avevo pensato, ma ho sempre paura di disturbare, mi imbarazza presentarmi, e se poi non si ricordasse più di me? ci resterei troppo male: cara Mary sei una donna splendida e ti ammiro molto! un bacio♥

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