mercoledì 26 gennaio 2011

Il tiepido sole di un giorno di gennaio mi riscaldava nel tragitto dalla fermata dell'autobus a casa; me lo sono goduto tutto quel sole stamattina, ed era quasi ora di pranzo quando un profumo di pomodoro fresco e basilico (fuori stagione?) ha solleticato le mie narici. Se avessi chiuso gli occhi avrei immaginato d'essere in estate... Che belle sensazioni! Prima non prestavo attenzione a niente, tutto era normale e banale, soprattutto banale perchè normale, ed ora invece è la normalità che mi dà motivazione di vita.
Oggi quando sono arrivata in ospedale Marta mi ha detto: " C'è Isa, sta facendo una trasfusione, va' da lei." Isa ha l'età di mia sorella Marcella, quasi 53 anni, e da quattro convive col tumore al seno. Quindi sono anni che viene curata con la sola chemioterapia, questo perchè ha rifiutato l'intervento, ha avuto paura e ha fatto la sua scelta, lucida ma non so quanto consapevole. Durante questo tempo di chemio ininterrotta il suo midollo è stato stressato dai molteplici trattamenti ed ora mostra dei cedimenti nei valori dell'emoglobina, e poichè anche il calcio non va tanto bene dovranno rimetterla in sesto, almeno una settimana di flebo.
"Ah Isa,come sei stata discola! Ma perchè non volerti operare??!" "Lo so, ma ho avuto paura, tanta. Solo ad ascoltare ciò che dovevo subire mi vedevo morta e poi ho pensato, se mi deve andar bene mi basterà la terapia." "Questo, è vero, può essere un punto di vista, più o meno la penso anche io così, però... la serenità?! puoi dire in cuor tuo di essere serena con "un alieno" dentro di te?" Isa ha fatto spallucce e ha sorriso con gli occhi, i suoi occhi straordinariamente miti. Quando ci siamo conosciute mi aveva raccontato la sua storia, del tumore e dell'evoluzione della vicenda e subito, per la sua particolarità, mi era parso che ci fosse un qualcosa, sì... un qualcosa di magico.

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