giovedì 10 marzo 2011

Oggi mi sento molto più sollevata. Come dopo ogni "compleanno" è stato mettere un punto fermo e andare a capo... ricominciare partendo quasi da zero. Mia nipote aveva ragione, un vero e proprio compleanno, e stamattina mi sono svegliata serena e ho abbracciato l'amore della mia vita alle spalle, contenta di esserci, contenta che lui ci fosse. Ho indossato un pantalone mai messo, che avevo da due anni nell'armadio: che cosa aspettavo? Rimandare è la prova che si ha un'errata percezione del tempo, come se non dovesse mai finire, e intanto si perde il gusto di vivere a pieno il presente. Ho parlato con chi conosco appena, con chi ho conosciuto solo ieri e ringrazio Dio perchè mi offre la possibilità di essere finalmente me stessa senza riserve e smorza il mio pudore nel regalare una carezza. Ho passeggiato al tiepido sole di quest'altra rigida giornata e mi è piaciuto, mi è piaciuto molto perchè mi ha fatto dimenticare quanto possano essere malinconici certi ricordi. E' vero,  a volte ho delle battute di arresto, ma so di essere cambiata e non posso subire i condizionamenti di ciò che è stato, è meglio che continui a soffermarmi su due uccellini che si scambiano il cibo saltellando sui gerani del mio balcone... prima non l'avrei mai fatto, per non perdere tempo, e intanto gettavo via un'istantanea di vita, un momento di meravigliosa serenità.
Stasera ho aperto per caso un cassetto dell'armadio di mia figlia, ormai sempre meno pieno delle sue tante cose e mi è venuto il magone. La vita va avanti... sempre e comunque; conviene che io le dia una mano per non esserne solo spettatrice ma partecipe con tutta la gioia che essa richiede.

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