mercoledì 9 marzo 2011

"Secondo me oggi devi festeggiare come se fosse il tuo compleanno. E allora io ti faccio gli auguri". Stamattina mi è arrivato questo messaggio di mia nipote e gli auguri non erano per la festa della donna ma per quell'anniversario che la mia mente non vorrebbe ricordare; la giornata, infatti era iniziata all'insegna del non ricordo ma non intenzionalmente, sfaccendavo in casa prima di uscire e mi sentivo tranquilla, poi, poco prima di quel messaggio, una telefonata... certo, era l'8 marzo! E il susseguirsi degli eventi nello stesso giorno di un anno fa mi si è mostrato in maniera prepotente lasciando i segni; mi son sentita stanca e fiacca e il mio ritmo è rallentato, perdevo di vista le cose da fare perchè il pensiero andava sempre là, a quel giorno. Ad un'angoscia inspiegabile, al dolore e alle tante lacrime, ad un'ansia incontrollabile. Eppure a quel giorno dovrei essere grata, perchè subito dopo tutto cambiò, e non fui più sola con quel macigno sul cuore, cominciai a curarmi, il tumore mi fu tolto e se ora sono qua è perchè l'8 marzo dell'anno scorso mi fu fatta quella diagnosi di "carcinoma duttale infiltrante" e fu chiaro ciò che era da farsi. Tutto il resto è noto.
" Ti vedo un po'giù oggi", mi è stato detto poi; era quindi così chiaro quello che provavo? Sicuramente sì, se persino guardandomi allo specchio ho notato i miei occhi sorridere senza luce. Ma anche oggi sta passando e si guarda avanti; abbiamo mangiato una pizza a casa, così per festeggiare; l'anno passato... una pizza, la stessa  perchè non avevamo preso niente per tutto il giorno e non avevo avuto testa di cucinare. I vassoi sporchi ora son tutti finiti nella pattumiera, i piatti sono stati lavati ed ogni cosa, proprio ogni cosa è tornata come prima.

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