mercoledì 22 giugno 2011

E la storia continua, mi ripetevo quella mattina mentre mi andavo preparando alla "chemio, atto secondo", alla prima delle dodici settimane di TAXOL. Certo lo spirito era diverso, sicuramente non davo più l'impressione di aver bisogno di tranquillanti per arrivare all'appuntamento riposata e serena, però era ancora di là da venire la persona attuale; diciamo, sì... che ero sulla buona strada, che ce la mettevo tutta per far venire fuori la parte migliore di me stessa.
Come era stato per "la rossa", decisi a scopo scaramantico ma neanche tanto, più che altro per infondermi sicurezza, di indossare un capo, sempre lo stesso... come fosse portare con me un pezzo della mia casa, un po' di famiglia da cui non volevo separarmi nemmeno per un istante. Per la chemio prima dell'intervento s'era trattato di un pantalone nero, comodo, di quelli con l'elastico in vita, abbinato a maglie di colori caldi che richiamavano il sole, questa volta sarebbe stata una gonna jeans dall'effetto usato, stropicciato, maltrattato ma che manteneva intatta l'impressione della resistenza; avrei potuto essere in piedi, seduta, sdraiata, persino coricata... non avrebbe fatto una piega in più di quelle che c'erano già.
E così in quella mattina di luglio fui pronta a continuare... E mi ritrovai ancora in quel reparto, il Day Hospital, "la mia casa".
Dopo il prelievo di rito ero seduta in corridoio ad attendere... "Vieni, ti faccio conoscere una persona." E fui guidata nella stanza prelievi, dove feci conoscenza con "la prima Rosa. la più bella". "Vedi... lei ha fatto il tuo stesso percorso... la neoadiuvante, poi l'intervento... ed eccola qua. Sta  benissimo e non vedeva l'ora di ricominciare. Guarda che viso sereno ha!" Annuii sorridendo. Senza esserne consapevole in quel momento si teneva a battesimo la nuova me stessa.

2 commenti:

  1. Grazie, Sara, un commento positivo da parte di una ragazza giovane come te, realizza la mia capacità, ma soprattutto voglia di arrivare a chiunque, a qualsiasi fascia d'età appartenga. Grazie ancora.

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