lunedì 13 giugno 2011

Era domenica e il giorno dopo sarebbe stato il mio compleanno; in realtà avevo pensato alle due cose solo in quel momento, quando avevo aperto gli occhi svegliandomi. Un'altra fitta mi percorse il fianco quando cercai di alzarmi. Inutilmente. Ogni movimento era una tortura. "Amore, mi aiuti per piacere?" Svegliai mio marito e con il suo aiuto riuscii a mettere i piedi a terra, e se bisogna dar ragione al proverbio, "Il buongiorno si vede dal mattino", era evidente che quello sarebbe stato tutt'altro che un buon giorno. Quando fui in bagno diedi un'occhiata alla busta acquario e notai subito che qualcosa non andava. Dei filamenti strani vagavano nel liquido del drenaggio, che era diventato torbido e all'apparenza anche vischioso, molto simile ad albume d'uovo. Ebbi un brivido, probabilmente la cosa mi fece senso, in un primo momento, poi cominciò a preoccuparmi... Ma cos'altro stava succedendo? Quando avrei avuto pace? Per la stizza mi venne da piangere... ancora. Mi vergognavo un po' di me stessa per quelle lacrime, però da sempre il pianto era la mia valvola di sfogo in tutti i momenti difficili, grandi e piccoli, poi sarei stata meglio, era giusto mettere fuori, anche così, tutta la rabbia e il dolore che avevo dentro. Mi diedi forza comunque e rassettai ugualmente, cucinai come previsto, gnocchi alla sorrentina e cotolette, e la giornata passò così, tra mille difficoltà, senza poter espletare facilmente neanche le normali funzioni fisiologiche. "Mary, andiamo al Pronto Soccorso, non puoi continuare così!" Cercava l'amore della mia vita di aiutarmi, faceva quello che poteva, ma io pensavo che dopo due giorni l'avrei tolto quel maledetto drenaggio, potevo resistere, ma... mi sbagliavo, ah, quanto mi sbagliavo! La sera in chiesa, ascoltando la S. Messa, pregai tanto, andava bene qualsiasi cosa, ma ora solo un po' di quiete, di riposo chiedevo, niente altro. Diedi la mia voce ai canti, nonostante tutto, perchè con il canto  lodavo il Signore, a Lui innalzavo la mia preghiera, in Lui riponevo la speranza. Ed anche oggi, stasera mi sono ritrovata a fare la stessa cosa, con la medesima, profonda intenzione.

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