Oggi non sono in difficoltà... problemi grossi non ne ho... ma vivo una sorta di disagio perchè non posso essere al 100% la persona che vorrei... perchè non arrivo a capire il motivo per cui ad alcuni piaccia tanto complicarsi l'esistenza... vivere non in amorevole armonia con gli eventi.
Stasera perciò voglio fare un sogno ad occhi aperti... immaginare di poter ancora parlare al telefono con la mia mamma... di telefonare lassù...
Lei mi risponderebbe come sempre faceva, nel suo dialetto che tanto amava, "Pront'... che staje facenn?" (pronto, che stai facendo?) mi pare di sentirla...( anzi qualche volta me la faccio da sola questa domanda... con la sua stessa cadenza, e torna nell'illusione a vivere "con" me e "in" me), e poi... poi comincerei a dirle tutto ciò che è successo... che succede... come se non lo sapesse già...
"Ti ricordi come vivevi i tuoi rapporti con la gente, tutta, senza distinzione... ti ci buttavi con tutta l'anima... anch'io ora faccio lo stesso, ma non per imitarti... Tu non puoi essere imitata. Mi son trovata a fare più o meno le tue cose, così... senza accorgermene ed ho provato la sensazione di vivere "in differita" una vita parallela alla Tua. Mamma... quanto hai sofferto per non essere sempre capita! Ma purtroppo non siamo tutti uguali e certi atti di "generoso coraggio" non possono essere sempre comprensibili. E ai tuoi figli quanto hai dato? Tanto... tantissimo e quanto poco, dopo tutto ti abbiamo reso. Ed era vero quello che ci ripetevi...ora LO SO... "Una mamma campa cento figli, cento figli non campano una mamma". Dimmi... dimmi come devo fare ad essere la mamma che vorrei pur consapevole di questa verità. Perchè un giorno... desidererei lasciare un'eredità simile alla Tua...
Ripetimi che non bisogna arrendersi mai... rialzarsi sempre... accontentarsi anche di un semplice tozzo di pane, perchè "basta che c'è la salute!" E quand' anche questa viene meno..."Comunque vada sarà un successo..." perchè sarà fatta la volontà di Dio, con la fiducia nella Sua grazia.
Mamma... hai ascoltato questo mio sfogo? Perdonami... lo sai che sono così. E mi pare di sentirla, "Non t' preoccupann'... non c' p'nzà." (non ti preoccupare... non ci pensare) "Mamma...Ti voglio tanto bene!" e lei che mi risponde ancora una volta, "Lo so."