martedì 16 agosto 2011

Sono arrivati in due... il rumeno di sempre e un ragazzino con una chitarra più grande di lui. Il primo ha lasciato per oggi, giorno di festa, la fisarmonica e ha dato fiato ad una tromba tanto usurata da non aver mantenuto un po' di lucido per il sole d'agosto. Stamattina suonavano melodie sudamericane che nel cortile assolato e deserto rompevano quel silenzio surreale del Ferragosto in città.
Trascorro questi giorni di "ferie" in casa... mi piace... pur sfaccendando ho la possibilità di riflettere... e poi sto sempre meglio di prima. Perchè non è necessario stare male o sentirsi giù di corda per "sentirsi meglio" dopo... aver fatto ciò che più piace. Quindi rifletto... penso alle cose che ho in mente di fare... ai miei figli...
Eh già... i miei figli... Quest'anno, per Ferragosto Valeria non è qui... sta finalmente lavorando, lontano dalla sua città, dalla sua casa... dopo sette mesi...proprio nel mese delle ferie... solo per questo mese. Che dire? C'è da lamentarsi? Meglio girare pagina e guardare avanti... almeno il futuro serba la speranza.
E Francesco? E' diventato più silenzioso... Con me parla sempre meno di sè. Una volta mi ha detto che lo fa per darmi meno pensiero. Ma sarà così? Mi sto accorgendo che il pensiero diventa più grande, e se mi soffermo... diventa "gigante".
Dal cortile solitario sale quella scanzonata melodia e mitiga la serietà dei miei pensieri. Meglio andare oltre. Biù Biù stamattina s'è addormentata sul divano, accanto al ventilatore... dormiva tranquilla, stesa su un fianco a prendere tutto il meglio del fresco. La guardavo, e come sempre mi trasmetteva la sua condizione di serenità. E non mi sentivo sola.
Ad un certo punto il telefono... Rosa, la mia giovane "amica"... per gli auguri di Ferragosto. Dopo un po' Laura, un'amica di un'altra mia "amica", Maria. Laura è una persona speciale, una vicina di casa di Maria, che sola, senza nessuno al mondo, se non avesse avuto lei, si sarebbe trovata a vivere in maniera davvero drammatica la "sua" malattia. Ma tant'è... nessuno è mai lasciato solo... e Qualcuno ci ha pensato.
Questa la mia mattinata ferragostana... conclusasi  con un bel pranzetto tete-a-tete... l'amore della mia vita ed io...  noi due... da soli, così come iniziò la nostra vita insieme tanti anni fa. Il cerchio si chiude ma al centro ci siamo e resteremo sempre Noi.
Mentre sto per concludere questa pagina sento in lontananza i botti dei fuochi d'artificio... tristezza ed allegria si fondono insieme.
Quest'anno, tutto sommato è stato meglio del precedente. Le linguine coi cannolicchi più saporite della cotoletta di soia... qualche certezza in più meglio di dubbie speranze.

6 commenti:

  1. ...ho colto ...Francesco che parla sempre meno "per non turbarti"...i figli spesso ci fanno dono di questo...noi lo cogliamo come un chiudersi in se stessi..mentre è solo un gesto di bontà di cui ci fanno dono...giorni fà ho chiacchierato con l'amica di mia figlia..abbiamo condiviso u concerto assieme...e nel ricondurla alla sua casa, ci ha accolte la madre, felice di conoscermi..mi ha confidato di non coglier i pensieri della figlia...sempre chiusa in se stessa...mi raccontava che ha molto sofferto da bimba e lei se ne sente colpevole...quando nella sera mi son ritrovata tra i miei pensieri...ho scritto alla dolce Elena...le ho rammentato che la Mamma la cerca in parole più che in gesti...a volte siamo turbati da ciò che non conosciamo....a volte hai genitori serve un veicolo esterno...in questo mi son molto mancati i padrini di Battesimo...una presenza dinanzi alla Fonte Battesimale" e poi...l'assenza per il resto del Cammino...ma la Vita è fatta di piccole gioie...come le telefonate che hai ricevuto...la cena a due, come l'inizio della Vostra unione...la buona pasta , anzichè la cotoletta di soia...sì...il buono giunge sempre...per chi lo sà riconoscere ed accogliere...giunga a Te un raggio di Sole per un divenire del giorno in emozione e Luce...ti abbraccio..
    dandelìon

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  2. Molto simile alla tua, la giornata di Ferragosto.
    Molto simile al tuo, mio figlio che parla sempre di meno con me. Soli in due... un marito e una moglie.
    Una casa molto vuota.
    Oggi è un'altra giornata...
    Baci,
    ale

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  3. Ciao Mary, che belle cose che hai scritto sul tuo amore, ma quella vena di malinconia deve sparire dai tuoi post. Sei così profonda, così piena di vita...lasciati andare, come già stai facendo, alla magia della vita. Con affetto. Maria

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  4. Il "buono" giunge sempre, è vero, ed è tanto più buono quando meno l'aspetti...
    I "figli"... lo sappiamo... non sono "nostri", o appendici che vorremmo a noi simili.
    Sono "individui" da rispettare prima ancora da amare... e va bene così. Ciò non toglie che a volte ti manchino e vorresti tornare indietro nel tempo o addirittura fermarlo per riprovare le antiche, tenere emozioni.
    Ma la vita non va a ritroso... conviene guardare avanti e in se stessi per rivalutare situazioni e rapporti, così ci sarà maggiore consapevolezza e tanta serenità in più.
    Mia cara... il raggio di sole che mi hai inviato inonda ormai la mia giornata... ed io abbraccio Te, grata della sua Luce.
    Mary

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  5. Ale carissima... abbiamo trascorso il giorno di festa in maniera simile, e di simile nella nostra vita c'è anche altro, a quanto pare... però,sai,io non vedo nè sento mai il vuoto nella mia casa. Un po' di solitudine... è vero... ma è una sensazione che dura un attimo e nulla più, perchè non amo "crogiolarmene". Subito mi dò una scrollata... vado al telefono... leggo... scrivo...ESCO. Fuori da quel "GUSCIO PRECOSTITUITO" sto subito molto meglio e acquisto forza e fiducia nuove.
    Augurandoti ogni bene e tanta serenità ti abbraccio forte,
    Mary

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  6. Perdona, Maria... quella vena malinconica che ogni tanto fa capolino tra le mie righe... è inevitabile. Quando a prendermi sono i ricordi... quando l'aria di "festa" che mi sta intorno tanto stride col mio stato d'animo.
    Ma non voglio sottrarmi alla "magia della vita", tutt'altro... guarderò ancora meglio in me, perchè non abbiano mai a mancarmi forza e motivazioni.
    Ringraziandoti per come e quanto tu ti senta partecipe al mio "emozionarmi", ti abbraccio forte.
    Mary

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