martedì 25 settembre 2012


...Sii sempre il meglio
di ciò che sei.
Cerca di scoprire il disegno
che sei chiamato ad essere,
poi mettiti a realizzarlo nella vita.
MARTIN LUTHER KING


Mah... che dire se non che m'impegno e non so se ci sono ancora riuscita? Vero è che la Vita non è ancora terminata... ma mi basteranno i mesi, gli anni che ho davanti?
Oggi è una giornata di quelle che vorresti già dall'inizio non affrontare... Non c'è un motivo preciso, è così... così Ti senti e... AMEN, vai avanti nel progredire delle ore senza renderti conto che cosa stai facendo o perchè lo fai. Sembra Tutto infinitesimamente "piccolo" a fronte della "grandezza" delle cose che potrebbero essere fatte a beneficio TUO, a beneficio ALTRUI.
Ogni tanto faccio il bilancio di ciò che è stato fino ad ora da quando ho avuto di me una consapevolezza più responsabile. In un registro immaginario comincio a "spuntare" le varie voci... le tappe della mia Vita. Non sono mica tutte chiare... in ordine e ben delineate, anzi a tratti è CAOS completo. Pubertà... adolescenza, giovinezza con crisi adolescenziali tardive. E il sentirmi ripetere, "...vuoi crescere sì o no?", mentre dentro di me sentivo che sì, forse era meglio restare lì dov'ero, almeno non avrei sentito il Cuore battere all'impazzata ogni volta che dovevo cominciare a parlare persino quando si trattava di chiedere l'indicazione di una via ad un passante.
Poi sono diventata moglie e madre, non immediatamente, ed ero appena uscita dallo stress dell'aria di sufficienza di Chi pensava e non celava... "chissà come avrà fatto, è piuttosto insignificante.", che mi ritrovavo esposta ad occhi curiosi che mi volevano col pancione ben in vista dopo soli tre mesi.
Ora questi pensieri a riviverli non mi sconvolgono poi tanto, ma allora per come ero, le situazioni ed altro mi davano il nodo in gola convincendomi che era troppo... TUTTO era troppo per me.
Nel mettere al mondo la mia prima figlia subii un cesareo, soffrii molto per questa cosa, ma del resto non era Tutto troppo per me? Naturale che lo fosse anche partorire naturalmente... e poi fu la stessa storia per il secondo anche se stava per nascere come le altre creature. Meglio non rischiare, giochiamo d'anticipo e via... e il mio bambino nacque venti giorni prima e per venti giorni si nutrì appena senza mai piangere solo dormendo. Soffrii molto anche per questa cosa perchè mi sentivo in colpa mentre Altri avevano deciso per me, non lo nego per il mio bene ma annullando la mia facoltà di scegliere e decidere.
E la storia continua...




8 commenti:

  1. Sempre chiare e belli i tuoi post cara Mary.
    Tomaso

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    1. E Tu, Amico caro sempre tanto tanto gentile.
      Un grande abbraccio,
      Mary

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  2. Ciao Mary, un abbraccio forte.
    Antonella

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    1. Giunga anche a Te, Antonella cara il mio abbraccio carico d'affetto.
      GRAZIE!
      Mary

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  3. Ricordi dolorosi che è meglio non lasciare affiorare, per non soffrire ancora. Nella Vita (con la V maiuscola come dici tu) ci sono anche momenti pieni di calore e di consapevolezza dei propri limiti, sì, ma anche delle proprie qualità.

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    1. Senza dubbio, cara Ambra ma non sei solo sulla faccia della Terra e devi essere sempre pronto a parare gli attacchi di Chi non capisce perchè non può o non vuole.
      E' una gran fatica essere se stessi e farsi accettare per quello che si è. Alla fine arrivi anche a rassegnarti e pensi... io sono così... prendere o lasciare. Le cose si complicano quando si tratta di rapporti così stretti che daresti per scontate la comprensione e la disponibilità.
      Un GRAZIE di Cuore...
      Mary

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  4. Ho letto e riflettuto su quanto hai scritto nel tuo post ma mi è piaciuta tanto la risposta che hai dato ad Ambra.
    E' un gran fatica essere se stessi ..........ma lo è ancor di più farlo capire agli altri di come tu sei o me tu ti senta........
    Grazie Amica mia
    Un bacio e una serena serata

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  5. Pinuccia cara, si tratta come sempre di sapersi barcamenare... però una cosa è certa, non bisogna mai rinnegare se stessi.
    Un bacio, Mary

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