giovedì 1 novembre 2012

E' stata oggi una giornata strana... come vissuta in sogno... come non vissuta.
Ho sentito al telefono due Amiche care... un'altra persona mi ha detto persino di aver avuto nostalgia di me, eppure ho sentito il peso grave della solitudine e il rimpianto dei ricordi, di quelli che il pensar comune vuole cancellati.
Mi vien da dire che stavo meglio quando stavo peggio.
Ma perchè l'essere umano si ricorda dell'altro solo quando è tragedia? Perchè è costretto o per curiosità, poi chiude la porta dietro di sè e tutto è come prima... non lo riguarda.
Vero è che ognuno ha la Sua vita... ed allora se di nuovo fosse tragedia vorrei Tutti fuori dalla mia.
Per non dover pensare come oggi... per cadere e rialzarmi con la stessa facile naturalezza con cui ogni sera mi addormento per svegliarmi di nuovo al mattino.
L'ho letto da qualche parte e mi ha colpito perchè in quelle poche parole non c'è soltanto la saggezza indiana ma un'intrinseca serenità , la comprensione... credo... del senso della Vita...
"Ogni notte, quando vado a letto, muoio. E l'indomani mattina, quando mi risveglio nasco di nuovo."
 (Mahatma Gandhi)
... e così cade o almeno si ridimensiona il mito della Morte che non fa più paura.
Man mano che i miei pensieri trovano espressione esco fuori dal sogno e mi pare sempre più reale questo giorno, anche se ormai alla fine.
Ecco che cosa mi è mancato oggi... isolarmi coi pensieri e dar loro voce. Le tensioni accumulate non giovano alla mente, la malattia mi ha insegnato a scaricarle gradatamente ma con costanza anche se con inevitabile sofferenza, ma allora si trattava di ME... ed era più semplice. Chiudere gli occhi e fare un salto a piè pari... oltre poteva esserci il vuoto o un soffice prato... l'aspettativa era la stessa.
Quando poi d'altro tipo è l'ansia e venuta meno la causa, si dissolve... Ti senti come svuotata... un sacco pieno per metà che a mala pena si regge dopo essere stato preso a calci.
Brutta sensazione, soprattutto quando hai creduto di esserti impegnata tanto ma non abbastanza... perchè potevi fare di più ed hai deluso.
Ancora una volta... di nuovo.
Possibile che solo in me sono rimasti "quei" ricordi?

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