lunedì 22 ottobre 2012

Mi si perdonerà stasera se sarò di poche parole e affatto originale... son qui con la testa in fiamme e dopo aver tanto pianto.
Forse non ce n'era poi vero motivo, solo che a volte vulnerabile "incredibilmente" lo sono anch'io... e sdoppiata mi rifletto allo specchio immaginario del mio esistere.
E vorrei... vorrei essere più di una sola persona con un sentire diverso a seconda delle situazioni e delle "verità" che mi dispiace ammetterlo non sono mai uguali perchè ognuno vuole la propria e tale la ritiene... valida per se stessa...
Non sono di molte parole stasera ma non voglio congedarmi con queste poche tra l'altro comprensibili per una, due forse al massimo tre persone...
Tornerò indietro di un paio d'anni, più o meno allo stesso periodo e proporrò di nuovo quello che scrissi allora, perchè nulla è cambiato, nè presupposti nè reazioni, ancor meno gli effetti...

domenica 28 novembre 2010

Mi sono messa sempre in discussione... sempre e senza attenuanti. La malattia non mi ha esonerato da questo, continuo a... farlo. Mi chiedo, dove ho sbagliato?! Se conosco il suo carattere perchè resto ferita da certi atteggiamenti? Certamente dò per scontato che capisca la mia vulnerabilità, la mia voglia disperata di "risorgere" dal buio di un momento difficile, e dall'altra parte invece è scontato che io l'abbia già fatto. Niente di tutto questo. E' una conquista quotidiana la vita che cerco di riprendermi, la comprensione e l'amore di chi mi sta vicino. Pur consapevole di ciò, non riesco ad evitare lo scontro, forse perchè mi sento destabilizzata, vorrei più certezza e quando mi sembra di averla raggiunta mi sfugge di nuovo, per una parola di troppo o per un abbraccio di meno. Nel momento di maggior presenza da parte sua ho chiesto scusa, per non aver capito, per non aver amato abbastanza; ora sbaglio di nuovo, ma perchè? Probabilmente manca l'umiltà di mettersi a nudo, farsi capire mettendo in gioco quello che si è nel più profondo di se stessi. Però si è sempre in tempo per recuperare quando il legame è molto forte ed io lo desidero con tutto il cuore per potermi sentire sicura e protetta come quando nelle situazioni difficili mi sentivo accarezzare i capelli ed incoraggiare ad andare avanti senza paura perchè non sarei mai stata sola. Ma non basta; la sensazione di sicurezza così donata mi permetterebbe di essere vicino a lei, mia figlia, senza riserve, di gioire a pieno con lei, di vivere le sue ansie con la medesima intensità, senza timore di "essere troppo", troppo ansiosa, troppo ripetitiva, troppo appiccicosa. Voglio sentirmi libera di darle il mio affetto per come ne sono capace, ma non posso non capire che lei vuol essere amata per quello che è, schiva dei suoi sentimenti, parca di effusioni esagerate, ostinata nell'orgoglio. Ho sempre saputo che era diversa da me, non ho mai voluto ammettere che era unica.
BRAVISSIMA... NIKI !


15 commenti:

  1. Le figlie... Non hanno mai il libretto di istruzioni...E vogliono essere trattate con rispetto e distanza: si sentono adulte...
    Ma poi ti pare di non fare abbastanza, ti avvicini, entri nel loro "spazio" ed allora si ribellano, quasi scrollandosi di dosso quest'amore materno, così appiccicoso...
    Coraggio cara e non te la prendere: é così per tutte noi, madri che amano di un amore sviscerato, che vorrebbero essere come un ombrello sul capo dei nostri figli per ripararli da ogni sofferenza.
    E' così, forse il nostro modo di amare è "TROPPO", ma è l'unico che conosciamo.
    Un abbraccio.

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    1. No, Amica mia... non me la prendo. E come potrei? Non la conoscessi, magari sarei capace anche di metterle un muso senza fine. Ma io sono Sua madre o meglio la MAMMA e se non è la mamma a comprendere e girar pagina, Chi lo potrà mai fare?
      Mi sovviene ora ciò che ascoltai in chiesa durante un'omelia...
      Nessuno è più simile a Gesù Cristo della mamma... ha dato la Vita, perdona ed accoglie sempre... ed oggi io aggiungo, è anche capace di un Amore "troppo" grande, praticamente immenso.
      Un abbraccio, Viola cara.
      Mary

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  2. Come ti capisco... Il mio neanche saluta, ora è arrabbiato sul lavoro ed è come se fosse colpa, di chi??? E' lui che ha fatto questa scelta. Noi non lo vogliamo vedere così, è un'altra persona... Non è mai stato così. Sarà solo stanchezza... Mary cara, mi dispiace. Non vorrei sentirti così. Ti stringo forte, ti mando una carezza e un sorriso.

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    1. Hai ragione,cara Ale... oggi i giovani sono tutti arrabbiati e fanno scontare a Noi il loro disagio e malcontento quasi avessimo la colpa di averli messi al mondo nell'epoca sbagliata.
      Bisogna pazientare, Amica mia e sperare che qualcosa presto cambi... la responsabilità, io credo sia tutta di questo difficile momento che agli occhi dei Nostri figli appare come un'età senza futuro.
      Nonostante tutto e sempre con un sorriso Ti abbraccio anch'io forte forte,
      Mary

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  3. Tutti noi siamo unici cara amica, non solo tua figlia. Quindi non cambiare il tuo modo di essere e di amarla, vedrai che un giorno capirà...Come abbiamo capito noi nei confronti dei nostri genitori, capiranno anche loro nei confronti nostri...Vedrai, parola di Farfalla Leggera!

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    1. Ci conto, Anna Maria... ci conto davvero e sogno un giorno in cui potrò confrontarmi con mia figlia senza pensare, misurare le parole. Un rapporto veramente "alla pari" che possa finalmente portare una serena stabilità.
      Un caro abbraccio.
      Mary

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  4. Il legame tra mamma e figlia è uno dei piu' forti e indissolubili nonostante i conflitti inevitabili spesso dolorosi,ma sempre rimediabili,lei ti ama e proprio per questo sa che tu puoi amarla ,nonostante i vostri modi diversi di vedere la vita.
    Un bacio!!!

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    1. Carissima Anto, i conflitti se pur dolorosi comunque fanno crescere e capire molte cose, come imparare a non lasciarsi andare con parole che "portano peso". Ahimè... spesso l'istinto e la rabbia prendono il sopravvento e si combina "il guaio".
      Ecco... io mi impegno per Amore a contare non fino a 10 prima di parlare bensì fino a 50... a questo punto avrò certamente dimenticato tutto quanto e non solo le parole dettate dall'ira.
      Un abbraccione,
      Mary

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  5. Se la carezza che le fai, lo fai per riempire il suo cuore e non il tuo...
    Se il ripeterle le cose lo fai per un avvertimento in più a lei e non per sentirti più sicura tu...
    Se l'amore che le dai o il rimprovero che le fai è per il suo bene ..Fallo fallo senza remore. Capirà quando sarà mamma capirà. A volte per il bene dei nostri figli dobbiamo andargli contro. Un caro abbraccio.

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    1. Cara Katia, ai figli ormai adulti non si può donare niente che non sia esclusivamente a Loro vantaggio... lo so bene, ho imparato non senza sofferenza a sacrificare il mio "io" perchè fossero liberi di fare scelte non condizionate.
      Ho commesso però errori di valutazione... questo lo ammetto,e ho pagato a mie spese riconoscendo la superficialità di giudizio e un pizzico di egoismo.
      Ora guardo da lontano, il più delle volte taccio ma dovrò imparare ancora tanto. Non sono i libri ad insegnartelo e non è un diploma a farti mamma.
      Un bacio.
      Mary

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  6. Cara Mary,
    i genitori e i figli ci vengono destinati dal cielo,la mia mamma è un'ottima mamma non mi ha mai fatto mancare niente,però io avrei voluto che fosse più presente, più "amica",da poter condividere e confidarsi... non so se ho reso l'idea,ma questo non è mai successo e non credo che succederà mai,perchè col tempo io mi sono chiusa in me stessa,tristemente ho accettato la situazione,anche se, pur non essendo più una ragazzina,ne soffro ancora.
    Viceversa con i miei figli ho cercato sempre di parlare,chiedere,essere presente non solo facendo ciò che ci compete di dovere come genitori,ogni tanto mi dicono "mamma che p..." hanno sempre da ridire su tutto,non gli va mai bene niente,è l'adolescenza! Però so che in fondo si sentono liberi di raccontarmi i loro pensieri,di chiedermi un consiglio e discutiamo di qualsiasi cosa,spero che sarà sempre così.
    Mary,mi dispiace sentirti giù di morale,ti sono vicina,
    un forte abbraccio,
    Letizia.

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    1. Mia cara Letizia... i genitori vorrebbero quasi sempre che i figli fossero Loro cloni, di conseguenza anche i figli non sono mai contenti di Chi ha dato Loro la vita. Stando così le cose in ogni famiglia dovrebbe esserci il caos allo stato puro e la totale assenza di interesse e slanci.
      Per fortuna così non è perchè comunque ci sono i sentimenti che legano e il costante desiderio di mantenere ben fermi i punti di riferimento.
      Abbracciandoti forte voglio rassicurarti che la "piccola bufera" di ieri è già passata... è stato tutto sommato solo un "violento scroscio" e nulla più.
      Un carissimo abbraccio,
      Mary

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  7. Capita di sentirsi vulnerabili, fragili e... questo è aver coscienza piena della nostra natura, esser molto più forti di chi si sente invincibile. Un caro saluto, Fabio

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    1. Caro Fabio... questa "forza" che mi serve per continuare a... Vivere è per me conquista quotidiana e comporta una fatica che molto spesso mi sfianca a volte mi deprime. Logico che io mi senta vulnerabile. Allora vorrei essere capita ma guarda caso i "miei momenti no" coincidono sempre con quelli di almeno un altro membro della famiglia, in particolare dei figli. Ed è questo forse l'unico caso per cui valido non è il motto che vuole... "Ubi maior minor cessat".
      Un abbraccio.
      Mary

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  8. Essere genitori è il mestiere più difficile del mondo.E non lo dico io.
    Vedrai che poi arriveranno a capire .E forse a volte siamo anche noi steso che pretendiamo troppo da loro.
    Un abbraccio

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