sabato 8 dicembre 2012

Ammetto che non ci sto sempre a pensare... vivo quel che mi capita come logico e normale, alla stregua del sonno e del respiro. Altre volte però mi lascio travolgere dagli eventi fortemente coinvolta tanto che se qualcosa non va per il giusto verso, ne soffro... soffro davvero tanto. E all'improvviso mi verrebbe di lasciar perdere... ma cosa mai mi è saltato in mente, che avrei potuto... che sarebbe stato così come pensavo?
In quel momento è la parte fragile che prevale... un tornare indietro che non piace.
Mi scuoto, ancora una volta mi ribello... deve pur esserci un motivo se ad un certo punto della mia vita Tutto si è capovolto!?
Ed allora ci penso...
Lo dicevo anche ieri alla mia Amica, "Ma che c'mport"... Lei mi guardava fisso ed anche un tantino incredula, con l'atteggiamento di Chi è interamente preso dallo sforzo di capire ma ci riesce solo a tratti. Poverina... non è che non fosse capace, la responsabilità era interamente mia perchè esprimevo i miei pensieri ad alta voce, perciò annuiva... mi fissava e ogni tanto ripeteva, eh... si capisce.
Poi continuava ad... ascoltarmi.
Considero la mia malattia, nell'immaginario comune... la più temibile, un percorso formativo a più livelli. Mi son trovata dentro senza averne fatta esplicita richiesta, probabilmente implicita attraverso un'inquietudine manifesta.
Il primo livello... il più difficile in cui viene posta l'impronta di ciò che sarà in seguito. A quell'epoca pensavo molto... studiavo molto per aver meno paura... facevo "continui esercizi di sorriso", erano la parte pratica... aiutavano me e non solo.
Il secondo livello...muoversi a "quel terzo piano" quasi in punta di piedi... imparare tanto, perchè negli occhi di gente che s'aggrappa disperata ad ogni appiglio di speranza ci puoi leggere tutto lo scibile che serve.
Il terzo livello... ci sono arrivata bruscamente, quasi di nascosto... saltuariamente. Non potevo di più ma c'ho messo il Cuore come sempre.
Eh, si capisce!
 Poi Qualcuno ha permesso che fossi promossa... lo meritavo? Non so... però visto che c'ero mi sono impegnata e tanto. Qualche errore l'ho fatto di certo... ma mi son ripresa.
Ora sembra che si apra per me un'altra strada... anche stavolta mi ci trovo quasi per caso e stranamente non mi spaventa. A rifletterci è talmente ordinata e lineare la cosa che non può essere casuale.
"E non 'u sai? Ci stac' semp' nu mutiv'"... ha ripetuto la mia Amica.
Eh, già... ed io, incoraggiata e poi decisa, voglio continuare ad... andare.

2 commenti:

  1. Ciao Mary, sai, tutti noi quando qualcosa non va ci restiamo male, ma, qualche volta, fai come me. Tiri giu due madonne (ma piccoline) e ti ritiri sù. Ti auguro sinceramente che la nuova strada si apra sempre di più e ti mando un caloroso saluto. Buona domenica.

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  2. GRAZIE per l'augurio, caro Elio... lo apprezzo moltissimo.
    Hai perfettamente ragione, quando qualcosa va male restiamo stupiti e delusi ma per fortuna sappiamo riprenderci subito. Si sa sono intoppi della Vita e come tali vanno considerati e, tempo... un'ora è tutto bell'e dimenticato.
    Un abbraccio.
    Mary

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