mercoledì 16 gennaio 2013

"Avere relazioni affettive con gli Altri...
Conseguire obiettivi concreti a breve termine e godere per la loro realizzazione...
Immagine dal Web
per... far finta di niente, non pensare di "aver incontrato" il cancro."





"Tutto bene, signora?"...
Oggi è tornato l' "omino dei surgelati" dopo la pausa natalizia, e non appena ho aperto la porta di casa mi ha rivolto questa domanda... come va?
Credo che sappia un po' di me, l'avrà intuito o semplicemente si ricorda di tre anni fa, quando al ritorno dopo l'Epifania come ora, non aveva trovato più Betty a fargli le feste.
Come va?... ed io ho risposto... Bene!... perchè è la realtà, allo stato attuale non potrebbe andare meglio. Almeno fisicamente.
Oh... non posso certo dire d'esser giù di corda, preoccupata... svogliata o demotivata... nemmeno questo.
E' come se sentissi la mia "forza" minacciata da un qualcosa che non saprei definire... e passo dai silenzi interiori al ricamare sulle delusioni, dai picchi accesi di permalosità all'ansia mai deposta di voler fare sempre di più.
 Perchè lo voglio ma devo anche farlo... per non pensare.
E' strano... il tempo passa e dovrei se non archiviare quella "parentesi" chiusa ormai da oltre due anni, almeno metterla in un canto, perchè inutile all'economia della mia vita attuale. E invece si ripresenta, come in un sogno velata e pur minacciosa a destar le mie insicurezze poste a tacere.
Però reagisco e per quel che posso mi scuoto e continuo a... fare quel che ho sempre fatto da quando "tutto cominciò"... mi spingo fuori, cerco altrove ciò che non trovo sempre in me... la tranquillità di un futuro che non conosco ma che, se non mi avesse dato prova di poter essere benevolo o maligno, sarebbe stato solo "sconosciuto" come lo è per Altri.
E così ieri sono stata con l'Amica che non ha neppure la compagnia di se stessa, alle prese con le infinite impegnative per i controlli... e poi ho rivisto dopo otto mesi la mia coetanea, aveva la mammografia e ci siamo incontrate al centro di senologia, là dove per entrambe iniziò la "storia".
La guardavo... e anche Lei guardava me, ci siamo trovate diverse, un po' cambiate nel fisico e negli sguardi... più rassegnato il Suo, lucido il mio.
Non so il perchè... ma tendo a commuovermi sempre più spesso e questo sentimento anche se mascherato dal sorriso mai perso, è tradito dal mio volto...
"Però... Ti trovo pallida...", "Non è nulla... un po' di stress... è tutto a posto".
Ma forse è languore, dono di quel senso dell'incertezza.

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