lunedì 4 febbraio 2013

"All'imbrunire della sera,
Quando il tocco dell'Ave Maria
Correva con il vento,
Un Angelo passava,
Vide un fiore, lo colse e
Lo portò in dono a Dio."

Come sempre... poichè Tutto ha un senso, forte e pregnante e avviene perchè deve essere... ho vissuto quest'altro giorno donatomi, valorizzandolo come meglio non avrei potuto... proprio oggi, "giornata per la Vita".
Quando giorno per giorno le "azioni" superando se stesse bastano già a celebrarla, poco servono le "parole" che a volte lette o sentite così distrattamente, appaiono vuote e di significato astratto.
Per questo stasera poco parlerò di Vita, della mia poi non dico già troppo ogni volta che porgo i consueti pensieri?
Solo un cenno per rendere in immagine come vorrei che fosse questo passaggio per la Terra..."melodia" di rintocchi portati dal vento. Ma che fossero in sintonia, intonati col Tempo e amabili per Tutti.
Ahimè, sempre così non è, però resta sempre "suono", non gradito è vero... e quando cessa si preferisce dimenticarlo in fretta.
Non credo dimenticherò mai... la "melodia" di stasera... il volto dolce di una giovane mamma... lo sguardo lucido di un uomo che ha perso la compagna di sempre. Proprio no!

"Se mi chiedessero di scrivere una lettera a una bambina che sta per nascere, lo farei così. Cosa hai sentito finora del mondo attraverso l'acqua e la pelle tesa della pancia della mamma? Cosa ti hanno detto le tue orecchie imperfette delle nostre paure? Riusciremo a volerti senza riempire il tuo spazio di parole, inviti, divieti? Riusciremo ad accorgerci di te anche dai tuoi silenzi, a rispettare la tua crescita senza gravarla di sensi di colpa e di affanni? Riusciremo a stringerti senza che il nostro contatto sia richiesta spasmodica o ricatto di affetto? Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni-segnali a volte sfacciati delle nostre assenze ma di attenzione. Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai  esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perchè il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire i vuoti, nè pietire uno sguardo o un'ora d'amore. Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia.
Adora la tua inquietudine finchè avrai forza e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, soprattutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio per curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva. Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell'orizzonte. E tu allora porterai quell'amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima.
     Paolo Crepet

2 commenti:

  1. Quanta dolcezza...
    se ti va,passa da me, mi faceva piacere donarti un piccolo pensiero!
    Un abbraccio!

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    1. GRAZIE per tutto... per essere qui, per il bel complimento e il "piccolo pensiero" che tale non è per me.
      Quando qualcuno Ti considera tanto pur conoscendoti appena... beh, è un gran bel pensiero.
      Passerò da Te al più presto e... grazie ancora.
      Mary

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