sabato 9 febbraio 2013

"Continuare a vivere normalmente" è un consiglio che il più delle volte suscita scetticismo e disagio...

Ripropongo l'immagine del mare appena mosso dalla brezza... quel giorno di aprile lo guardavo incantata, affacciata alla ringhiera sul lungomare.
Fino ad allora non mi ero mai accorta  mi piacesse tanto. Con la testa finalmente scoperta provavo fino in fondo il piacere di un tepore primaverile completamente "rinnovato".
Ricominciavo a Vivere e tutto rappresentava una scoperta.
Durante la malattia, anzi fin dall'inizio sentivo ripetere... continua a... vivere normalmente, poi imparai a ripetermelo da sola per paradossale necessità di sopravvivenza. Ma come si fa... con una spada di Damocle sulla testa, un nodo alla gola che si stringe e si allarga a suo piacimento e fuori da ogni controllo, il disgusto per certi cibi e l'ansia che ha fatto della mente e cuore la sua dimora... con tutto questo, come si fa Nessuno mai è riuscito a spiegarlo.
Stamattina ero passata davanti a quella stanza... un'unica paziente, sembrava dormisse. Non ho avanzato un passo per entrare, sono andata oltre... "quel pallore" parlava da sè, non occorreva altro. Ho incontrato quindi un "signore anziano" in compagnia di Suo figlio... era abbastanza tranquillo... "Eh, signora cara... quello che ci manda Dio ce lo dobbiamo prendere. Vedete me, 80 anni... sono stato sempre bene ed ora me n'è venuta una e buona. Anche per mia moglie... la stessa cosa! Ottima salute fino a qualche mese fa e oggi... in questo momento è in sala operatoria. Va bene, ci siamo detti, prendiamocela in pazienza e facciamo finta di niente. E che vuoi fare?! Se non fosse che diamo tanto disagio ai figli..."
Qualche stanza più in là... e mi ritrovo con la mia Amica ormai di sempre, "Ma che c'mport"... "Finalmente che riesco a vederti co 'sto -grembiule- (leggi... camice)... fatti vedè... meh, stai proprio magnifica!", e poi rivolta ad un'infermiera... "... visto che bella volontaria vi ho portato? 'na volontaria così non esiste."
A nulla servivano i miei cenni perchè non esagerasse coi complimenti... non è molto che sono lì, non vorrei alla fine risultare anche antipatica. "Certo, è brava e molto dolce...", e Lei con la Sua consueta simpatica sfrontatezza ha replicato... embè, come per dire... poteva mai essere il contrario?
Quando l'infermiera si è allontanata le ho chiesto... "Che mi dici... come va?", " Va, diciamo che va perchè deve andare. Io me ne infischio, mangio e bevo, dormo quando ho sonno e sennò sto sveglia e faccio servizi. Poi  quello che vuol fare 'sto mostro, lo facesse pure. Mi vuol far morire... e facesse! Per il momento sto qua e vado avanti come se niente fosse... io non ci penso proprio!"
E' vero, l'Amica mia non ci pensa proprio... e non ci pensa ormai da quasi 10 anni, continua pur tra alti e bassi a vivere normalmente e la Sua strategia l'ha trovata.

2 commenti:

  1. Cara Mary, tu che3 sai cosa è il coraggio passa da me per vedere un racconto del mio nuovo amico che racconta di se!!!
    Buon fine settimana, amica.
    Tomaso

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  2. Una storia incredibile, Tomaso caro... il Tuo Amico è davvero persona straordinaria. Ha molto da insegnare a chiunque e raccontando la Sua storia riesce a raggiungere il più profondo nell'animo.
    Grazie per aver segnalato di Lui e a Te un caloroso abbraccio e l'augurio di una serena domenica.
    Mary

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