mercoledì 6 febbraio 2013

"Momenti di benessere e di carica... dolcezza... calore ed affabilità... condivisi in modo naturale senza troppo pensare, mettono a proprio agio sin dall'inizio di una conoscenza..."


"Eh sì, sono stata davvero un'incosciente perchè arrivare a 56 anni senza fare prevenzione...", "Come!? Avete detto poco fa che siete stata operata da quasi tre anni... scusate, ma qual è la Vostra età attuale?"
Ero stata interrotta nel bel mezzo del "mea culpa" ricorrente quando parlo di me, da uno dei due signori anziani che erano nell'ultima stanza da visitare... "Ve la devo proprio dire?..."
Non nascondo che quando mi viene fatta questa domanda velata da un malcelato senso di meraviglia, resto molto soddisfatta, un pochino lusingata e con una voglia matta di rispondere... "Quasi 60!...", anche se di mesi ne mancano ancora un bel po'. Che volete che Vi dica? E' un gran piacere per me in questo caso essere sincera al massimo ed anche oltre, poichè è verificato da Altri il mio discreto "stato di conservazione" nonostante il Tempo vada avanti impietoso e tutto quello che ho passato.
"Ma no! Non può essere...", e dopo altri complimenti sui "giovani" capelli sale e pepe, sorrisi e tanta serenità sono andata via.
Tornavo a casa e ripensavo alla mattinata trascorsa, ai volti nuovi e a quelli noti da un po'... alle tante battute, tristi e allegre, alcune di vera e propria ilarità. In quel reparto è come se un arco di tempo ne comprendesse cento e tutto fosse condensato, ristretto comprese le emozioni, così con estrema facilità e disinvoltura passi dal paziente giovane all'anziano... dalle lacrime disperate alla risata fino alle lacrime, e questo senza che si provi il minimo disagio.
Ogni volta per me... un "concentrato di Vita" in due ore o poco più.
"Signora... avete finito la terapia per oggi? Gradite una caramella?", "Certo, signorina!"
Che bello... oggi per me... giornata favolosa, complimenti a volontà... gratificazione a iosa.
"Eh sì, magari signora cara... La gradite una caramella allora?", "Oh... signora o signorina che differenza c'è, basta che Vi chiamo in un modo, e poi... sì, me la prendo la caramella anzi due, però se non vi dispiace... mi prendo questa quella, anche l'altra e per finire queste due! Va bene?", "Beh... se sta bene a Voi, sta benissimo anche per me!"... e sette caramelle son finite nella tasca del paltò della nonnina.
"Sapete, quando torno a casa mi aspettano i nipotini... nonna nonna che c'hai portato? Eh già, loro sono tre... due caramelle ciascuno, e l'ultima per me... mi sembra più che giusto."



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