domenica 5 gennaio 2014

C'è modo e... modo

Ormai questo "Nostro"appuntamento è un'abitudine che dura da molto, sentirci al telefono ogni domenica è come ricaricarci per l'intera settimana, e se assai di rado succede che non si mantiene fede, prendiamo a preoccuparci... l'una per l'altra.
"... ma come stai?", chiedo ogni volta, e Lei, sia pure acciaccata, magari perché di "fresca terapia", risponde puntualmente nel Suo dialetto italianizzato... "Sto bene, non ti caricare, e se non sto bene... mi faccio stare bene".
Più chiara di così...! E non è tanto per dire... perché davvero fa in modo di stare bene... vivendo la Sua giornata come Le
viene, affrontandola come se niente avesse o al massimo fosse... un inizio di influenza da battere in volata.
E in questo modo va avanti da oltre 10 anni.
Perché c'è modo e modo...
A nascere, è ovvio... siamo bravi Tutti ma è a lungo termine che si apprezza l'impegno e la bravura. Nell'arco dell'intera esistenza, tolti i "momenti no" che devono restare tali e soprattutto pochi, è l'"atteggiamento" quello che conta, e per citare sempre la mia "Amica della domenica", Lei dice a proposito della malattia... che non la pensa proprio, praticamente la ignora...
 "... ci sta lei e ci sto pure io, e se ci sto ancora vuol dire che sono più forte io, e quando sarà forte lei, che mi potrà succedere?... al massimo morirò. E va bene... comunque, prima o poi... però fino ad allora perché affliggermi?"
E' vero... perché affliggersi, dare tedio a se stessi e agli Altri? E non serve nemmeno essere malati, se si pensa a quanti, pur godendo di ottima salute, per una "spina di traverso" boccheggiando implorano il silenzio generale e in più non riescono ad apprezzare la salvifica morbidezza del boccone di pane che la manda giù.
La mia riflessione nasce da eventi recenti... in questi ultimi dieci giorni sono stata presente a ben tre funerali. Nonostante il Natale... il Capodanno e pure l'Epifania... le feste e l'allegria. E mentre mi chiedevo perché mai proprio in questo periodo si erano concentrati, la risposta è venuta fuori da sola nella massima semplicità tramite un'altra domanda... perché non proprio in questo periodo?
Quanti, infatti sono nati il giorno di Natale e nessuno si stupisce?... anzi si sorride all'evento o si piange di gioia.
Sicuramente la morte non è un evento lieto e non invita alla festa... ma perché non trovare anche in quel pianto che l'accompagna la "logica naturale" della Vita?

4 commenti:

  1. Buona Epifania cara Mary, sono sulla neve... Un grande abbraccio, a presto.

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    1. Ciao, Ale... divertiti ma torna presto.
      Un abbraccio grande tutto per TE...

      Mary

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