lunedì 29 settembre 2014

SE MI GUARDO INDIETRO





Non c'è che dire... sono proprio contenta dell'età che ho. Affermazione sibillina?... un po'.
Caso mai mi fosse chiesto se desiderassi tornare indietro nel tempo, ai miei vent'anni, forse... anzi certamente risponderei di no. E per vari motivi...
Percorrere a ritroso una strada già fatta, a volte a passo spedito altre arrancando per sentieri erti e difficili, non è mai piacevole perché sulle spalle ne grava ancora il peso, nelle gambe la fatica. Così pensare a tutto quello che è stato, immaginare solo di riviverlo porta il rimpianto dei momenti belli e un che di sgomento per le occasioni di dolore.
Per questo stesso motivo non amo molto rivedere fotografie datate dove sono raffigurati non solo scorci ed ambienti ma anche le persone, preferisco pensare invece ad una immensa, l'insieme di "scatti" futuri... una sorta di puzzle della Vita che sarà. Sarebbe molto meglio... niente rimpianto o nostalgie... solo speranze.
Lo ammetto... è uno di quegli "scherzi" che ogni tanto mi fa la fantasiosa mente che ereditata ho da non so chi... però se ci si pensa su... tanto irreale poi non è.
Prendiamo ME, ad esempio... di grossi rimpianti non posso parlare, all'attivo ho una bella famiglia, ho vissuto momenti felici... ma sono passata come tanti, per lutti e dispiaceri... e alla fine mi sono ammalata.
Non rinnego nulla di tutto questo... ma come potrei desiderare di riviverlo tenendo conto che anche "la felicità che è stata" ha avuto un prezzo? Meglio "rivedermi" nel domani che sarà, dopo un "punto e a capo" che dà inizio ad una nuova Vita... con mio marito che piano piano, sta tornando "il ragazzo" di un tempo... quello che io sposai "per allegria"... e mi si perdoni ancora una volta questo aver attinto farina da sacco altrui.
Tanti anni trascorsi... una vita alla ricerca di continui equilibri, tra gli alti e bassi che essa, generosa e meschina riserva a Tutti.
Che dire?... abbiamo cercato di non prenderci troppo sul serio e di guardare con distacco ciò che ci capitava, comunque prediligendo le "note" positive, quelle alte più argentine che tirano su e fanno sperare in una buona "chiusura".
Come un'allegra filastrocca in rima, che parte in tonalità alta, poi scende un po'... per risalire e non fermarsi più.
LA COPPIA PERFETTA (n. 2)
L'ho sposato per allegria,
ci siam persi per la via...
ma ritrovata fu l'allegria,
proprio alla fine della via.
E la Vita continua... perché di quell'ultima parte di via c'è ancora tutto il meglio da scoprire.

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