lunedì 12 gennaio 2015

HO DECISO DI VOLERMI BENE


Tranquilli... non parlerò di me, non voglio annoiare ulteriormente perché per quanto mi riguarda, è decisione vecchia e per questo ormai arcinota.
Questa sera i "pensieri della buonanotte" sono da dedicare a qualcuno o ad ognuno che non crede troppo in se stesso... come se guardandosi allo specchio non riconoscesse la sua immagine. Allora, disorientato e preso dallo sconforto va alla ricerca di altri "specchi", diversi per dimensioni e forma, ma ciò che vede è sempre la "non immagine" di sé.
Eppure basterebbe che ragionasse un po'... la "persona" che vede può essere Lui solo, perché in quel momento e ambito solo Lui è.
Si tratta di prendersi in esame con obiettività ma senza eccessiva durezza, dopo tutto non deve dimostrare niente né gareggiare per un primo posto.
Essere se stesso e non la "brutta copia" di qualcuno... tutti hanno una "specialità" di cui vantarsi, potrebbe persino essere non averne nessuna, perché significherebbe essere bravi in tutto.
Di conseguenza accettarsi con i limiti ma pure valorizzare le proprie potenzialità, ammettendo il margine di errori, e se è il caso perdonarseli pure. Con l'impegno però di non farne più, o per lo meno non ripetere gli stessi. E a questo punto siamo già sulla buona strada del "volersi bene", ovvero amare se stessi nella piena consapevolezza e fare di questo amore una ricchezza da investire.
Profondamente "amati da sé, la persona giusta", troveremo sempre le parole... giuste al momento... giusto, gli Altri lo riconosceranno e la Fiducia aumenterà e tutto diventerà forza grande in... Autostima.
Come una volta di me fu detto... generatore di corrente che si rigenera, ricaricando. E pensare... io non l'avevo mai saputo.
Come non lo sapeva un'Amica che aveva speso gran parte della vita credendo di essere capace in poche cose, per dirla brevemente... cucinare zuppe e sughi, caricare tre lavatrici a settimana, e soprattutto "sdrammatizzare" sempre gli inutili drammi di marito e figli. Finì con l'esaurirsi, ed era quasi sull'orlo della depressione quando si rivolse ad un gastroenterologo per alcuni disturbi all'apparato digerente. Al medico fu sufficiente guardarla negli occhi, e ancora prima di visitarla, fece un quadro della situazione. Prese un foglio bianco... disegnò un ampio cerchio e al centro una piccola sagoma stilizzata... questa, sei TU... le disse, poi fuori, per tutta la linea circolare scrisse a grosse lettere una parola... AVAST!.
Pugliese sono io... pugliese la mia Amica e il dottore. AVAST!... nel Nostro dialetto, significa... BASTA!
Per Lei, quindi era arrivato il momento di arginare fuori da sé tutto quello che le aveva impedito di volersi bene, aver cura della propria persona, coltivare gli interessi più appaganti...
AVAST!..e poi, doveva solo ricominciare volendosi bene.

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