sabato 31 gennaio 2015

QUESTA NOSTRA VITA...


... fatta di cambiamenti continui, tante pagine scritte con parole di getto, un "apri e chiudi parentesi", e quando il discorso riprende, pare sempre averne perso il filo.
Qualcuno assai famoso sostenne che resiste la specie che si adatta al cambiamento, così viene spontanea l'idea che sia una gara tra specie diverse... alla fine, dopo un'attenta analisi risulterebbe favorita alla sopravvivenza quella umana. L'uomo dovrebbe... perché dotato di intelligenza, spirito di adattamento, capacità di gioire per la vita... qualità però dalla "doppia faccia" perché comportano un certo "attaccamento" pure a ciò che è all'esterno.
Ovvero... la consapevolezza di poter vivere pienamente porta a spostarsi da sé ad altro, e attaccarsi oltre misura, dimenticando che conta essere, e il resto è solo un di più. Se c'è... è bene, altrimenti è uguale, e beati siano i "minimalisti" fantasiosi che in una sfera di quelle con la neve riescono a vederci un mondo e tutte e quattro le stagioni. E solo con due azioni di un'unica mano.
Basta essere contenti e reinventarsela questa vita... anche quando va storta. Non puoi raddrizzarla... perché non è Tua facoltà, asseconda l'evento che la guasta, raddrizzando Te, o meglio il modo di viverlo.
Del resto tutto cambia, ed è inutile restare attaccati all'"identità" di sempre che è strettamente intrecciata a "certezze" create nel corso degli anni. La paura nasce quando all'improvviso le vediamo minacciate, perché le consideriamo parte di Noi stessi, mentre in realtà sono del tutto arbitrarie e mutevoli.
Converrà lasciar andare qualsiasi attaccamento ricordando che siamo un "gradino " più su di qualunque idea di certezza.
La Vita ci pone di fronte a continue sfide... viviamole come cambiamento.
E come corso d'acqua che pur scorrendo tra rocce ed erti sentieri si ingrossa... saremo mare.

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