martedì 2 giugno 2015

IMPETUOSA SINFONIA A PIU' MANI (seconda parte)

Emoticon heart
Continuano le testimonianze... una "storia" non è solo cronaca ma "emozioni" vissute a pelle, di intensità diversa a seconda dei tempi e del luogo. Per restare nell'ambito e in un certo senso sdrammatizzarlo, parlerò di... "stadiazione dello stato d'animo"...
CARMELA
Ieri, 31 ottobre, ho fatto la mammografia di controllo ad un anno dalla scoperta di un carcinoma mammario.
Stupida è ciò che mi sono ripetuta da quel giorno. Stupida perché mesi prima mi ero accorta di due noduli e non l'avevo detto a nessuno. Paura, vergogna... non so. Stupida perché quando dietro l'areola del capezzolo si è formato un rigonfiamento, ho continuato a tacere. Stupida, perché ripetevo a me stessa di non preoccuparmi, perché nessuno nella mia famiglia aveva avuto mai di questi problemi!
Eppure Dio mi indicava di continuo la strada. Incontravo amiche che parlavano di mammografie, incontravo persone operate al seno... era l'ottobre rosa. Ovunque io andassi trovavo segni, poi mio marito prese le redini della situazione. Lui lavora in ospedale, dispensa il cibo con gioia e allegria, accontentando gli anziani e i bambini dai gusti capricciosi, tutti lo amano.
Era una promessa del calcio quando l'ho conosciuto. Ci rinunciò. Un'occasione mancata perché non voleva starmi lontano. E di questo mi sento anche responsabile.
Fatto sta che ad una partita di calcetto disputata fra il personale ospedaliero, racconta del mio nodulo ad un dottore. Lui ci indirizza da una sua amica, adesso la dottoressa del mio cuore!
Mi visita, mi fa qualche domanda, e dice che mi avrebbe chiamata per la mammografia. Il tempo di andare a fare un po' di spesa, e mi squilla il cellulare... puoi venire domani, sarai la prima.
Avevo già capito tutto, c'era qualcosa che non andava, e in fondo questo il mio cuore lo sapeva già.
Il nodulo era cresciuto ed era maligno.
Chemio per ridurlo, operazione, analisi, emoglobina che scendeva, ciclo arrestato, e il cuore che batteva forte ad ogni esame invasivo.
Avrei subito tutto questo se fossi andata prima? Non lo so... ma io faccio propaganda a spada tratta perché quello che è mi è successo non accada ad altre donne.
COSIMO
Il cancro. Un cambiamento radicale delle nostre vite.
La sua tendenza é quella di annientarci fisicamente e psicologicamente, il suo obiettivo è quello di ridurre il nostro tempo. Dobbiamo dare una risposta forte al nemico, e dobbiamo farlo tutti insieme, con convinzione e determinazione. La vita di ognuno di noi può essere di supporto agli altri, dobbiamo evitare di cadere nella sua trappola, sostenendoci a vicenda quando vedremo qualcuno cadere per debolezza. Dobbiamo evitare di alimentarlo, lui si nutre dei nostri malesseri, dei nostri dolori, delle nostre lacrime, angosce, e delle nostre ansie.
L'obiettivo deve essere l'opposto di ciò che si aspetta, la nostra risposta sarà forte e coraggiosa, gli regaleremo sorrisi ignorandolo, apprezzeremo ogni giorno che non potrà sottrarci, allo scopo di rubargli tutti i giorni che verranno. Bisogna affrontarlo tenendoci per mano, con la convinzione che ogni vita può rendersi utile alla vita.
PATRIZIA
"Una normalissima mammografia... dobbiamo fare un' ecografia.
Perché c'è qualcosa?... chiedo, no stia tranquilla, solo qualche calcificazione da indagare. Fatta... dobbiamo fare l'ago aspirato.
Perché c'è qualcosa?... no, stia tranquilla è solo una precauzione per lei.
La deve vedere il medico al più presto... ma c'è qualcosa?... ne parliamo in studio.
Nello studio il medico senza mezzi termini... c'è un carcinoma in situ e un carcinoma infiltrante, dobbiamo fare la mastectomia... ecc.ecc.
Sono andata in panico, non ho saputo reagire, sono scappata dallo studio e ho perso un mese, l'operazione prevista per il 20 luglio è schizzata al 10 agosto. Ho girato tanto sul web, mio marito che urlava di lasciar perdere... poi vi ho trovato, ho letto tante storie che mi hanno ridato speranza e soprattutto il coraggio per affrontare una cosa della quale non sapevo nulla!
Voglio eliminare questi intrusi!!!... "
Queste... furono le mie prime righe scritte sul web, rileggendole oggi si percepisce la voglia di farcela, dopo la rabbia, dopo la paura è stato l'istinto della vita a emergere. Con queste poche righe ho anche conosciuto Mary, la mia dolcissima amica, senza pensare che anche lei era nella mia stessa situazione, mi sono aggrappata, ancorata e lei sempre disposta, disponibile a dare conforto, mentre anche lei combatteva la stessa mia battaglia!
Poi ho capito che per essere più forte dovevo scrivere, ogni cosa, solo così sarei diventata più forte. Grazie, Mary.
Con il "grazie" di Patrizia, si conclude questa serie di testimonianze che hanno caratterizzato l'evento dall' ottobre dello scorso anno fino a ieri, 31 Maggio... ma ovviamente, non finisce qui.
Non finisce perché un po' per volta pubblicherò altre storie che mi sono state inviate prima dell'evento, e poi resterà sempre lo spazio aperto per Chi vorrà, se vorrà.
LE TESTIMONIANZE... questo è stato solo l'inizio per una meravigliosa sinfonia a più mani.
(continua...)

Nessun commento:

Posta un commento