martedì 3 novembre 2015

SOLO SILENZIO


Emoticon heart 
A te bisognerebbe dare un premio a parte...
Ma no, perché?!... ho pensato, ma non l'ho detto. Non si può replicare ad una cosa così, e il silenzio è stata la mia risposta, con un sorriso e un cenno della testa.
... per tutte le cose che fai.
Capirai, faccio ciò che desidero e ho scelto di fare. Fa piacere a Tutti, spero ma fa bene anche a me. In fondo, pure se molto sui generis, sono egoista e furba. O forse solo intelligente e scaltra.
Spesso, soprattutto ai complimenti, rispondo col silenzio. Un po' per celia, tante volte per mancanza di coraggio perché vorrei nascondermi... certe volte... perché se mi trovo lì e ancora Qui, mi pare di essere privilegiata, e allora che faccio... me ne vanto? Ogni parola potrebbe esserne espressione, perciò meglio è tacere, far intendere qualcosa e poi... silenzio.
Per tutto questo tempo ho imparato a valutare il silenzio nelle sue forme.
Mi piace sentirmene avvolta e non romperne l'incanto, perché mi sento protetta in uno spazio tutto mio.
Non mi accorgo di essere sola... affatto... perché il silenzio ha il volto di tutte le persone care che non ci sono più, ma anche di quelle che ho conosciuto "grazie" alla malattia.
Il silenzio sussurra, parla con le loro voci, mi conforta con il calore dei ricordi che nonostante tutto non voglio cancellare, nessuno escluso. Ho imparato tanto... sono persona nuova che guarda comunque benevola al passato...e il silenzio me lo rammenta.
In silenzio soprattutto oggi ho pensato... ricordato il "dolore" di Chi ora non è più. Quel dolore che fece scendere all'improvviso le ombre, senza neppure una parola per giorni... fino all'ultimo dei giorni.
Capitò con mia madre, grande chiacchierona che aveva parlato anche con un' emorragia gastrica in atto... all'improvviso, negli ultimi dieci giorni di vita, solo "umidi sguardi" e lunghissimi silenzi.
"Mamma... non dici niente, non parli più?", le chiedevo. E Lei faceva spallucce e girava il capo da un lato.
Fu lo stesso con Assunta e Stefania... negli ultimi tempi non ci vedevamo a causa della gravità delle condizioni, ma comunicavamo con lunghi messaggi. Poco prima che volassero via... furono solo messaggi senza risposta.
Il silenzio che scalza la voglia di vivere, di continuare a...fare tutte le belle cose che davano gioia, il piacere delle piccole sensazioni...le gocce di pioggia che scivolano sul viso... i fiocchi di neve come farfalle leggere davanti agli occhi... l'inebriante profumo dell'erba tagliata a primavera... la luce sfolgorante del sole d'estate.
Come se non si avesse più niente da dire, o al contrario se ne avesse troppo... tanto da non poter essere contenuto ed espresso in parole.
Ma io sono qui...
Mi ascolto e presto ascolto alla quiete di questa ora tarda.
E continuo a... farmi coccolare dal "silenzio", perché è vero... di notte è diverso, e comunque sia andata la giornata è il compagno ideale quando si chiamano a raccolta i pensieri. E non solo quelli collegati ad eventi ed emozioni recenti ma anche altri che naturalmente si affacciano e vanno ad unirsi, in armonia.
Capisco perché io amo scrivere a sera tarda... quando la notte è oltre l'uscio del giorno trascorso.
E' il mio, un "diario" molto speciale... quasi non ha cronologia e va dal passato direttamente ad un futuro con rapidità, per poi tornare al presente e sostare a lungo... perché in fondo è solo questo che conta davvero.
Ieri e oggi sono stati giorni assai particolari che portano a meditare e paradossalmente pensare alla Vita, e propriamente al suo valore e significato.
La vita di ognuno altro non è che un accumulare di giorni, mesi ed anni che trascorrono in un alternarsi di periodi felici o meno, sono i secondi però che maggiormente lasciano il segno perché vissuti coi tratti indelebili dell'affanno e del dolore. I "primi" vengono considerati pochi e fugaci, tanto da venire dimenticati... ma gli uni e gli altri si equivalgono per importanza ed intensità.
L'uomo per Sua natura vorrebbe evitare ciò che lo fa star male perché sente che non dovrebbe appartenergli... erroneamente perché anche quello fa parte della vita e tanto più s'apprezza il momento di gioia quanto più si è conosciuto il dolore.
Senza aver paura di morire.
Perché ogni giorno è addormentarsi e svegliarsi, provar dolore e gioire.
Vivere e Morire.
Facce della stessa medaglia che a Tutti appartiene.

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