lunedì 14 dicembre 2015

CHIAVE DI LETTURA DI PAROLE INESPRESSE



Emoticon heart 
Sono quelle che comunemente chiamiamo coincidenze, le parole inespresse della Vita. Una sorta di "messaggi in codice" inviati a Tutti ma che non tutti sanno interpretare, così che poi restano lì in un angolo della memoria, richiamati per analogia di accadimenti e in seguito archiviati come... "fatti casuali".
Non è così, dato che a saper leggere se ne trova spiegazione e si ricava pure consiglio utile.
Ed è buona cosa... che infonde speranza e dona gioia, e già solo la consapevolezza tanto aiuta.
Nulla è mai per caso e ciò che accade, anche semplice e banale, sta a indirizzare per la via giusta e anche confortare.
Velatamente a volte, ma non siamo mai soli.
Nomi e date si combinano tra loro e non sono coincidenze,
è la combinazione perfetta che apre la Mente e dà accesso al Cuore.
Ne sei convinta anche Tu allora, Amica mia?
Me l'ha chiesto su due piedi ieri una persona appena conosciuta, che guarda caso si chiamava come mia madre, e come Lei aveva perso un figlio in tenera età. Dolore sconfinato che a sentirne parlare mi ha lasciato senza fiato. Nel senso letterale del termine, sono rimasta a bocca semiaperta per darmi ossigeno. Si può immaginare ma assolutamente non capire quanto sia devastante una perdita del genere. Eppure questa madre ne parlava con una serenità sconvolgente, intercalata dall'espressione... il Signore è grande.
Perché aveva perso un figlio e subito dopo e in soli due anni ne aveva messi al mondo altri due... Emanuele e Gabriele. E i nomi scelti fanno ben comprendere il programma di vita dell'intera famiglia.
La perdita di un figlio evidentemente non era sufficiente come prova, perché in seguito l'uomo di casa aveva perso pure il lavoro, ma non si erano scoraggiati e se prima era stato solo lui a lavorare, in quel momento di difficoltà avevano deciso di darsi da fare insieme nell'assistenza agli anziani, alternandosi nei turni... 24 ore su 24, ovviamente ben remunerati.
Assunta era appunto lì, in ospedale come accompagnatrice di un'anziana in trattamento.
Questa storia narrata a me "per caso" in un giorno "non a caso", solo apparentemente appare come coincidenza.
Tutto si concerta in modo meraviglioso, come un mosaico perfetto in cui sempre è visibile un'unica mano e una volontà. Convinti di questo... niente mai potrà far paura.
Con tanto calore, sono quelle coincidenze nella vita che danno veramente a pensare e poi sperare.
E a questo punto non puoi chiamarle più coincidenze.

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