martedì 22 dicembre 2015

COME PER UNA NINNA NANNA...



Nelle Tue braccia, Padre mio... io mi abbandono.
Perché in Te confido e di Te mi fido. Accetto tutto e affido il mio animo stanco... ché in Te riposi. Te l'affido perché è un bisogno dell'Amore che nutro per Te, donarmi.
Stasera ultimo incontro del GAMA prima delle festività natalizie. Al centro di ogni intervento, la Tenerezza...
Prima con la "Preghiera di Abbandono" e poi al dolce suono di un carillon e la melodia della "Ninna Nanna di Brahms". Pochi minuti in ascolto ad occhi chiusi per evocare emozioni e ricordi che riportano all'infanzia... propria o dei figli.
Tutto è riemerso in modo prepotente, quasi esploso... all'esterno praticamente, senza "ritegno" nel senso buono del termine.
Chi ha ricordato i primi anni della Sua vita non ha trattenuto il pianto per la perdita di quell' "era d'oro" che ognuno porta in sé fino alla fine. Altri, tra cui anch'io, si sono riportati ad un passato più recente, quando da genitori hanno vissuto responsabilità ma anche senso di grande valenza, una sorta di "onnipotenza" che rende tanto simili a Dio.
Il bimbo cullato, tra le braccia si abbandona perché è certo che qualunque cosa succeda, niente di male gli accadrà...
Sarà grande poi, e ricorderà a tratti o senza rendersene conto, la tenerezza ricevuta e la dolce protezione da cui sempre si sentì avvolto...
"... sarai desto domani,
se il Signore vorrà..."

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