mercoledì 16 marzo 2016

UN CUORE CHE RITORNA


Di questa giornata che sta per concludersi conserverò l'emozione di un tempo che si allunga e una canzone che mi porta indietro e mi commuove per questo ed altro. L' "altro" mi regala una stretta al Cuore.
Ahimè... quanto costa mettersi, cimentarsi in un gioco così duro. In certe situazioni a volte vorrei essere piccolissima e non vista, sparire. Perché mi mancano le parole e un abbraccio pare troppo poco. Allora rivolgo un pensiero che vorrebbe essere una richiesta di aiuto, ma piuttosto simile ad una preghiera... a Chi di dovere. E Lui, conoscitore accorto dei miei limiti e premuroso assai nei miei riguardi, fa scoccare la scintilla che diventa luce. Così me la cavo al momento, ma poi mi porto appresso qualcosa di cui sento forte responsabilità. Un ennesimo dono da custodire e proteggere. Non posso dire di ciò che ho visto e sentito, perché nessuno all'esterno di questo "mondo particolarissimo" capirebbe. Io stessa arrivo fino ad un certo punto, e poi... non posso inoltrarmi. E umilmente confesso che sono in grado solo di immaginare.
La melodia ascoltata mi ha riportato alla nascita della mia prima figlia, a certi incontri e dolorosi abbandoni... ad una tenerezza infinita. Una canzone sussurrata, confusa col pianto. 
E come si può far finta di niente? E tornare a casa e mettersi a pensare al pranzo del giorno dopo o alla bolletta della luce con l'aumento? Per me... sarà pure la vita reale, ma non è l'ideale di vita da perseguire. Preoccuparsi, lamentarsi per cose che alla fine si risolvono da sole e neanche malamente.
Come dico sempre, e stasera l'ho pure trovato scritto... tutto va come deve andare. E perciò è sull'agire che bisogna operare, priorità alle persone e ai sentimenti, che sono le sole cose che fanno meritare e guadagnare affetto e pensieri, ora e sempre e che ti riempiono la vita. Anche dopo, quando viene a mancare.
Tutto va come deve andare... e il mio tempo ha preso ad allungarsi. Ne sono felice... ma quanto vorrei fosse così per tanti altri come me. 
Tutti simili a tante noci, "toste" e resistenti, al massimo un guscio per due metà, scavate nel mezzo e una piccola vela di carta velina issata su ognuna.
E poi Tutte Insieme varate al largo, verso un orizzonte che non conosce confini.

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