domenica 1 maggio 2016

C'E' SEMPRE UN DISEGNO



Per come va la Vita, se ti soffermi a riflettere, qualunque sia il momento noti che c'è dietro un disegno. Anche una semplice azione o faccenda quotidiana non è lì per caso, ma come "tessera" di un puzzle segue il suo percorso logico per andare ad incastrarsi in modo perfetto alle altre, per poi perdere l'originalità ed acquistare significato.
Ci pensavo, guarda un po', proprio stamattina mentre rifacevo il letto. Operazione che di solito mi pesa non poco a causa della schiena, ma che stamani ho svolto e quasi non me ne sono accorta. La Mente era impegnata a gestire i pensieri, si è mantenuta lucida e non è stata lei ad essere gestita dal dolore.
Le lenzuola, la coperta di lana leggera che ha sostituito il piumone, il copriletto grigio perla di pesante piquet, ultimo regalo della mia mamma. Ho sistemato tutto come si doveva, e alla fine ho pensato che non poteva essere diversamente, perché certe "sequenze" non possono essere sovvertite. Trattasi di cose normali di ordinaria quotidianità, se si decide che il letto va rifatto deve essere così e non in altro modo. Ma comunque resta possibile dormire tra lenzuola scomposte e coperte "squilibrate" che pendono in modo non equo.
Succede lo stesso anche coi fatti importanti della vita. Vivi e non capisci come, tanto è lo sconvolgimento che prende. Me lo ricordo così bene, e ugualmente, anche se a fatica, ne ricavai profitto che ora non ho bisogno di tante parole perché Altri possano capire di quale opportunità si tratti. E poi arrivano in soccorso pure quei famosi fiocchi, sempre giusti... chissà perché, appropriati, tagliati su misura che lasciano da pensare ma tengono pure viva la "fiammella". Si parlerà di "perdono" come ponte verso la "pace interiore", di Futuro che non è noto eppure ci si affanna a costruire, inconsapevolmente concentrati sul Presente, che poi è l'unica dimensione temporale che davvero conta. Si sorriderà ad una semplice battuta, per un tenero ricordo. Mi stupirò nell'ascoltare una ragazza di soli 31 anni rimproverare un compagno di stanza assai più anziano che si lamentava per l'ingiustizia dell'accadimento...
Noi l'abbiamo vissuta questa Nostra vita, e un bambino che nemmeno ad essa si affaccia...?
Beh, sono rimasta senza parole di fronte a tanta contrapposizione. Al "... guarda come ci siamo ridotti...", un così sfolgorante chiarore di stella.

Nessun commento:

Posta un commento