sabato 27 agosto 2016

A PASSI TARDI E LENTI...


Non voglio fare la saccente. Non ne ho la capacità, e poi non sono nessuno. Però questo è venuto fuori di getto come titolo ai miei pensieri di stasera.
E' stata una giornata confusa su più versanti, così che mi sono convinta... è vero, certe cose capitano tutte insieme. E non sai come gestirle, ti senti impotente da una parte mentre dall'altra prende un senso di colpa, anche se un'effettiva colpa non hai, perché Tu sei sempre la stessa o lo stesso, e in conformità e coerenza agisci. Così naturalmente.
Non ricordo bene, ma qualcuno disse che ogni uomo nasce con un animo da forgiare... come tavola di cera o anche metallo dolce su cui incidere. Poi sono le vicende della Vita a solcare quella superficie, le esperienze e le relazioni umane a darle un aspetto preciso che però è mutevole come l'evolversi dell'esistenza.
Così da ingenuo e credulone Ti fai dubbioso e attento, in seguito cauto e posato e se poi ne attraversi tante e altrettanti sono gli incontri e le conoscenze diventi persino diffidente, furbo per stabilizzarti finalmente in uno stato di "moderato ottimismo". Come dire... non posso sempre guardarmi le spalle, tanto vale che faccio finta di fidarmi. Poi col tempo, perché sei "persona genuina" non solo non fingi più con Te stesso né con Altri, ma ti fidi pure, e finisci con l'affidarti. E sei del tutto e profondamente "persona vera", sincera.
Beh, io credo di aver raggiunto questa condizione felice che non è compromesso ma raggiungimento di stabile pace interiore, per cui non dovrei mai scendere dalle nuvole quando i fatti smentiscono le mie opinioni.
Eppure... nonostante il mio intuito, il procedere per gradi in ogni relazione affettiva... succede. E resto delusa, non come un tempo magari ma ci resto ugualmente male e continuo a pensare che si... non cambierò mai.

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