martedì 15 novembre 2016

SPERIMENTARE LA GIOIA DI ESSERE AMATI DA DIO


Stasera quarto incontro del GAMA con un ospite dal forte carisma, Padre Lorenzo Montecalvo dei Vocazionisti. La Sua presenza, un vero "dono" per Tutti Noi. Per il GAMA, la "testimonianza" dell'Amore di Dio.
La "statura" di un uomo, quella che conta davvero, è data dall'intensità del Suo messaggio attraverso l'atteggiamento, le parole, l'esempio. E nello specifico, da quanta serenità e speranza riesce a trasmettere. Oggi ne abbiamo avuto ulteriore prova.
Padre Lorenzo ha esordito con tono leggero, qualche aneddoto e un paio di battute scherzose, per annullare ogni distanza con Chi l'ascoltava, poi è entrato nel vivo del Suo intervento.
Un gruppo come il Nostro è come una grande famiglia, e in una famiglia sana ciò che è indispensabile è l'Amore. Amore che sostiene, conforta, guarisce. A immagine, somiglianza dell'Amore di Dio.
Nella famiglia, in un gruppo, nella società si dovrebbe respirare questo. Oggi purtroppo avviene sempre meno, forse perché è proprio il primo "nucleo" ad essere in crisi. I matrimoni durano sempre meno, prevalgono sentimenti negativi a discapito di quello unico e sincero.
Santa Monica, madre di Sant'Agostino, fu accanto al marito fino all'ultimo anche se non era stato uno stinco di santo. Questi però, prima di morire le riconobbe il merito di avergli fatto sperimentare l'Amore. Quello vero, incondizionato che non chiede nulla in cambio.
Il vero cristiano deve vivere d'Amore, riceverlo e donarlo, in una condivisione inesauribile. Non basta credere in Dio, occorre essere convinti che ci ama, e niente e nessuno potrà separarci da questo Amore. E' il primo atto di fede.
Nei testi sacri, e nel Vangelo in particolare sono presenti atti di fede che rilevano la potenza "guaritrice" dell'Amore di Dio...
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,18-26.
Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà».
Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
Ed ecco una donna, che soffriva d’emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell’istante la donna guarì.
Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse:
«Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo.
Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
E se ne sparse la fama in tutta quella regione.
E' questo un brano dei più noti, in cui è evidente che la Fede cementa e caratterizza il rapporto con Dio. Gesù riporta in vita la fanciulla morta nel silenzio della preghiera, guarisce la donna malata perché ha creduto solo toccando un lembo del Suo mantello.
Al centro di ogni religione c'è un dio, ma solo in quella cristiana è presente la Fede. La Fede vince le tentazioni, fa sperimentare la gioia dell'Amore di Dio.
La Preghiera è l'espressione della Fede, necessita di raccoglimento, spesso di silenzio. E' vivere alla presenza di Dio, in intimo rapporto con Lui. E' questo che porta alla guarigione, spirituale prima, fisica a volte.
Quando tutto va bene, lo diamo per scontato e non apprezziamo in pieno la gioia dell'Amore di Dio. Comincia con le prove della vita, la grande, meravigliosa esperienza. Ma bisogna crederci fino in fondo che Dio ci ama, confidare in Lui, affidarci e fidarci fino in fondo. Come fu per il paziente Giobbe, che nel momento che gli fu restituito da Dio tutto ciò che gli era stato tolto dal Maligno, esclamò...
Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono. Perciò mi ricredo e ne provo pentimento.
L'incontro con Padre Lorenzo si è concluso con l'unzione per Tutti. Un "sacramentale" che ha emozionato e rasserenato. Come ogni "simbolo" di Fede.

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