mercoledì 22 febbraio 2017

LA MOTIVAZIONE PER UNO SCOPO DIVERSO


Si dice sempre più spesso tanto da sembrare ormai scontato se non obsoleto... niente avviene per caso. Io ne sono convinta, altri la reputano frase fatta, tanto per, quando non si ha niente da dire e nemmeno pensare per dare o darsi conforto.
Eppure un disegno deve esserci perché una tal cosa vada in un certo modo invece che un altro, ed anche che cambi "corso" inaspettatamente, smentendo i presupposti. Già... deviazione improvvisa, "sgarro" del destino, distratto o capriccioso.
Un ruscello scorre tranquillo e regolare, ma improvvisamente può non essere più così.
Bastano alcuni ciottoli posti a caso sul fondo e il suo corso, turbato diventa veloce, quasi a voler raggiungere prima la meta.
E pure un mare in tempesta si placa all'improvviso se solo i venti, non più avversi diventano persino favorevoli.
Perché c'è una motivazione sempre che porta allo scopo diverso. All'improvviso.
Qualche giorno fa ero in reparto quando sono venuta a sapere che una paziente era stata operata il giorno prima. Una paziente davvero speciale, azzardo... unica. Ha una fede così grande che in questa avventura va spedita come un treno. Mai vista giù di morale, ancor meno in lacrime... nessun effetto collaterale per la terapia. Adora i fiocchi di tenerezza che sceglie sempre con fiduciosa perspicacia, e c'azzecca sempre. Se li trova "cuciti addosso" su misura, perché ci crede. Perché crede forse come pochi.
E' proprio per me... esclama ogni volta, e commossa per la gioia ripone il bigliettino con cura.
Gliel'ho portato anche stavolta, perché sono andata a trovarla in chirurgia. Acciaccata ma affatto abbattuta, nonostante le difficoltà motorie si è mostrata sorridente e spiritosa come sempre.
Meh, sai come ho intenzione di farmi aggiustare? "Alla Belen", non ho la stessa età ma non importa, ci voglio provare. Tanto sono convinta che ci pensa tutto Lei, la Madonnina mia. Mi avevano dato tre mesi, ma non c'ho mai creduto, perché mi ero affidata alla Madre santa, e infatti sono ancora qua...
Ha scelto poi il bigliettino dal nastrino giallo e lo ha letto... "Stupore per quanto Dio compie. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente..."
Non ha aggiunto parola, ha sorriso ed intanto gli occhi le si erano fatti lucidi. Nulla di nuovo, era solo un'ulteriore conferma.
Ah, dimenticavo. All'inizio, due anni fa era stata giudicata non operabile.

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