lunedì 17 aprile 2017

LE ESPRESSIONI CHE RITORNANO


... così come i ricordi. Già, per me è inevitabile pensarci perché i capitoli più significativi della mia recente storia decisero da sé che fossero ambientati in questo stesso periodo. La diagnosi in Quaresima, l'intervento di ricostruzione nella settimana dopo Pasqua. In entrambi i casi fu "resurrezione" da ricordare. Mentre il tempo pareva incerto come la mia situazione, la pioggia faceva la sua comparsa a tratti e le lacrime ne approfittavano per scendere e rigarmi il volto non viste. Una pioggia che non bagna, perché propizia e salvifica.
E in quell'aprile di cinque anni fa mi capitò sotto gli occhi una poesia da me fortemente sentita e poi condivisa...
Verdi i cespugli
nel giardino a Pasqua
mentre i pioppi attendono
vicino all'acqua.
Là una nuvola
si vuole affrettare,
qui un'altra, bianca,
vuole indugiare.
- Bertolt Brecht -
... cui seguì un mio commento che parve essere una lirica. Stasera, rileggendo c'ho visto un mio primo "tentativo" di libero poetare. Segno di "rinascita"... chissà?!
Le nuvole che passano per il cielo di Pasqua non possono essere di minaccia, non portano pioggia o è pioggia che "non bagna". C'è rinascita nell'aria... bisogna solo aspettare.
Sentivo forte il desiderio di tornare a vivere, anzi di "nuova vita" che della precedente avesse solo il fluire del tempo, l'alternarsi dei giorni. Dopo la penombra di un'esistenza vissuta a metà e il buio della malattia, scorgevo una luce, ne intuivo la forza. non dovevo lasciar passare quel momento favorevole, perdere un'opportunità.
Oggi durante la celebrazione della Messa di Pasqua ho percepito delle sensazioni simili, in alcuni momenti mi sono anche emozionata, così come capita di fronte ad una vita che nasce.
Il celebrante al momento dell' Eucarestia ha invitato tutti a farsi avanti, anche quelli che si sentivano impossibilitati, non degni di "prendere il Pane". Portandosi con le braccia incrociate sul petto avrebbero dato segno della loro condizione e del desiderio di essere comunque almeno benedetti perché intenzionati ad "andare verso il Pane". Stasera Tutti dovevano andare via "rinnovati". Perché Cristo non è di certo venuto invano, e la storia della Sua morte e resurrezione non è una favola.
Rappresenta invece la "buona novella" che non si muore mai davvero, se porti sorriso, offri una mano, sei disposto a fare uno o più passi indietro per amore di pace e annullamento di ogni conflitto, anche il più piccolo e insignificante.
Così vedrai la Luce e in essa crederai. Se credi, imparerai ad amare incondizionatamente. E solo amando, risorgerai. A poco a poco, a nuova vita ogni giorno.

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