lunedì 29 maggio 2017

APPUNTI DI VIAGGIO... conclusioni


Riflettevo sulla recente esperienza a Roma. Ogni anno si riconferma formativa in modo impagabile.Tocca tutti i punti della sfera oncologica, fornendo risposte adeguate a bisogni e quesiti.
E si va dai "farmaci innovativi", alla bella realtà delle "reti oncologiche" auspicabile in breve per tutte le regioni, ed ancora alla "mobile health", ovvero quando la tecnologia scende in campo a supporto del malato che tramite tablet gestisce in autonomia col medico un rapporto "one - to - one", quindi accessibilità e funzionalità di servizio tramite chat. E' il caso di Giovanni Coglitore di Mirandola che per il Suo progetto "My Usl" è stato premiato con il secondo cedro d'oro dell'anno.
Tante le criticità da affrontare durante e dopo la malattia. La "Tossicità finanziaria" che vede privare un malato di cancro della sicurezza economica oltre che della salute, la possibilità di stipulare polizze vita, a volte con difficoltà anche dopo il quinto anno di sopravvivenza, la necessità di superare lo stigma del cancro consentendo pure la guarigione sociale.
E si è parlato ampiamente di nutrizione durante i trattamenti e al termine degli stessi, come prevenzione per le recidive. Quanto anche in questo settore sia importante la giusta informazione sin dall'inizio della malattia, in presenza o meno di calo ponderale, perché si mantenga il più possibile il peso di sempre per poter affrontare il percorso terapeutico limitando gli effetti collaterali ed eventuali problemi. Infatti le esigenze di nutrizione non sono uguali per tutti i malati di tumore, e si dovrà tener conto di peso, altezza, calo ponderale per garantire una buona qualità di vita e un basso rischio di mortalità. Indispensabile la presenza di un nutrizionista nel percorso multidisciplinare, come nella rete oncologica Piemonte-Valle d'Aosta, modello ineccepibile di sanità ad alti livelli, per cui ha ricevuto il cedro d'oro Oscar Bertetto, che ne è il coordinatore.
E ancora esaustiva è stata la relazione sulla terapia del dolore anche dopo la malattia o in fase di cronicizzazione, dagli oppiacei all'attività fisica, all'agopuntura.
Affascinante poi il discorso riguardo la "Medicina Integrata", un tempo CAM. La validità di alcune erbe per cui, al pari dei farmaci, andrebbe richiesta una sperimentazione pre-clinica e maggiore conoscenza.
La Medicina globale-integrata-naturale cura la persona nella sua totalità, è medicina antroposofica con approcci fisico-energetici (mente-corpo), quindi via libera alla meditazione di tipo orientale che riduce l'ansia, abbassa la pressione arteriosa, cura la depressione. Interessante è la validità terapeutica attribuita anche alla "preghiera", l'affidarsi con fiducia che dimezza il fardello emotivo.
Curare l'animo in generale per mantenere alto l'umore e forte la mente, resta la base importante per ogni terapia. Perché anche in presenza di malattia si cerchi di vivere la normalità, come si evince dal video realizzato da "Progetto Giovani", un gruppo di ragazzi che ha cercato e trovato momenti di allegria in un Natale diverso per il luogo non certo per spirito e significato. A loro è meritatamente toccato l'ultimo cedro d'oro, e una lunga e commovente stand in ovation.

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