martedì 23 maggio 2017

APPUNTI DI VIAGGIO



E stamattina è iniziata la Nostra avventura. Per l'emozione ho davvero dormito poco la notte scorsa, e di buon mattino, dopo un'abbondante colazione ci siamo catapultati fuori. Un breve viaggio in metro, qualche foto di rito alla fontana di Trevi, e poi a via della Pilotta al Centro Congressi Trevi, pronti per incominciare.
La sala Loyola ad emiciclo al Nostro arrivo era ancora quasi vuota, tutto il tempo quindi di sistemarci ed allestire il desk che ci è stato assegnato. Le Nostre locandine, brochure, pubblicazioni varie e gadget a testimoniare le attività di cui possiamo vantarci. Trovo intanto anche il tempo di avvicinare il professor De Lorenzo, presidente della FAVO, per un saluto, una foto e un rapido scambio di informazioni, poi si dà inizio ai lavori.
Prima relazione... LA NASCITA DI UN NUOVO FARMACO: DALLA RICERCA ALL'USO DA PARTE DEI PAZIENTI - relatore dott. Carlo Tomino, ex ricercatore dell'AIFA e attualmente al San Raffaele di Roma.
Un tema quanto mai interessante, se si tiene conto del proliferare dei nuovi farmaci sperimentali, visti indiscriminatamente come la speranza del futuro. In realtà ogni nuovo farmaco è il risultato di un lungo percorso di ricerca, che deve passare per ben 4 fasi preliminari, detti studi clinici prima di essere giudicati affidabili e quindi messi sul mercato.Si pensi che su 10.000 composti, 1.000 sono testati per attività, 100 in sviluppo, 10 nell'uomo ma solo 1 entra nel mercato.
Nella prima fase si considera il volontario sano (40-50) per valutare la tollerabilità del nuovo composto e determinare le dosi accettabili. Si tratta di studi conoscitivi e non terapeutici.
Nella seconda fase si mira a dimostrare efficacia e tollerabilità ed identificare la posologia ottimale. Trial clinici controllati su pazienti strettamente monitorizzati con possibile utilizzo di placebo. Circa 200-300 pazienti in centri ospedalieri specializzati o accademici.
E per il momento mi fermo... con questa siamo solo a metà del percorso, eppure basta farne solo cenno perché qualcuno in attesa del "farmaco miracoloso", giusto appunto per il Suo caso, possa passare dalla speranza all'illusione.
(continua...)

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