mercoledì 10 maggio 2017

ASTERISCHI


E torniamo a Noi, rientrata in me dopo giusto un momento perso. L'importante è comunque ritrovarsi, e magari poi tutto riesce anche meglio.
Ieri, 16° incontro del GAMA, una sorta di riepilogo e bilancio delle attività del Gruppo/Associazione, fare il punto della situazione in vista della chiusura dell'anno sociale, per stabilire quindi una buona base di partenza e ricominciare col settimo anno.
A tal proposito era proprio il caso di ritornare sull'argomento, "Autostima" solo accennato da Tiziana Pellicciaro, a causa dei tempi stretti al convegno di sabato scorso. Quindi un rapido excursus su consapevolezza di sé, limiti e risorse, e poi entrare nel vivo del tema. Ma succede quando i punti da toccare sono molti, che si formi quasi una "catena ad anelli" stretti ed imprescindibili l'uno dall'altro. Così che come si apre il primo, subito un altro si presenti con la medesima esigenza. Infatti è stato questo il caso quando Michele Gramegna ha sentito doveroso informare l'assemblea di aver parlato del Nostro gruppo ad un rappresentante di Fondazione Veronesi, della cui delegazione a Lucera Lui è presidente. Ci ha quindi riferito dell'entusiasmo mostrato e del desiderio di collaborare col Gama. Gran bel progetto, di forte aspettativa ma che richiede un impegnativo programma, affidabilità dei collaboratori e soprattutto chiari obiettivi. Ha sottolineato l'importanza della cosa, anche estendendola alle altre attività, Tiziana che da brava "coach" sa bene come stimolare, e allenare il soggetto nella Sua totalità perché raggiunga la meta prefissa.
E' stato chiesto poi se qualcuno avesse note da rilevare sullo svolgimento e l'esito dell'ultimo convegno. Al solito elogi, e qualche critica che ha stimolato ad un confronto e una pacata discussione. In particolare si faceva riferimento al tema di dimensione spirituale, quando si è trattato dell' Amore che guarisce. Per una parte ha poco convinto a causa di una contraddizione di fondo.
Se Dio è Amore e Vita come può permettere la sofferenza, o addirittura elevarla a mezzo sacrificale? Detta così la cosa a volte il Dolore appare quasi una punizione, o un'inutile crudeltà. La risposta è arrivata ancora una volta e con la consueta chiarezza da Tiziana. C'è una sostanziale differenza tra Antico e Nuovo testamento. Nel primo c'è il Dio che si impone con le regole, e poi punisce se trasgredite. Nel Nuovo Testamento c'è l'evento che ha cambiato il corso della storia, la venuta del Figlio. Dio, quindi che indica ciò che è bene e ciò che è male, ma lascia al libero arbitrio la scelta e la responsabilità, prospettando la via della salvezza.
Tanti argomenti alla fine in quest'ultimo incontro, molti punti da riprendere in seguito per far luce su dubbi ed affermare certezze.

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