lunedì 15 maggio 2017

UN GUSTO... UN COLORE... UNA VIRTU'



Diciamo pure che nella domenica già ci siamo. Mezzanotte è passata da un po', e la Mamma possiamo cominciare a festeggiare. Ma che sto dicendo...? Sarò fuori di testa. E pensare che mamma sono anch'io, e di certo non gradirei essere pensata una sola volta all'anno. Perché "mamma" è per sempre, ancor prima dell'inizio e pure dopo la fine. La "mia" ad esempio, è come non fosse mai andata via. Lo dico davvero. Se la nomino è perché la penso, e la penso perché continua a vivere nei ricordi normali, sereni e persino divertenti di quello che fu il mio vissuto quotidiano con Lei.
Una vecchia canzone ripeteva... son tutte belle le mamme del mondo... e tante sono le mamme, giovani più o meno, e anche anziane...
Se la mia fosse ancora qui sarebbe tra queste ultime. Tenere, da accudire e accarezzare, ma sempre valide perché unico "punto di riferimento". Qualunque sia la condizione, con qualsiasi carattere.
Perché mamma è quella parola che pronunci quando stai male, desideri aiuto e protezione, e che ancora pronunci mentre ti aiuti da sola.
Perché pensi alla Tua di madre, e alla Mamma che da sempre vigila e non abbassa mai la guardia.
Mam-ma... e tutte le volte le labbra si baciano due volte.
Mi sa che stasera "pecco" per eccesso di dolcezza, spero di non passare però per sdolcinata e melensa... è che mi vengono al momento proprio questi pensieri.
Mi torna in mente un periodo lontanissimo, ero assai piccola.
D'estate facevo pazzie per un gelato con lo stecco, bianco e sottile. Poiché avevo preso da poco a parlare formulando pensieri di senso compiuto, ogni volta mi chiedevano la stessa cosa... a che gusto vuoi il gelato?
Ed io rispondevo sempre uguale... lo voglio al "gusto mamma".
Risposta che stupì, meravigliò... ma com'è il gusto mamma?
Strano che delle "persone grandi" non capissero. Come poteva essere se non dal dolce, avvolgente e cremoso... sapore.
Insomma... gusto mamma, color bianco latte e dolcezza a volontà. Ecco!

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