mercoledì 23 agosto 2017

SENTIMENTI IN TRASPARENZA


Ovvero una carezza sul Cuore. E' proprio ciò di cui si ha bisogno certe volte, per girare pagina senza rimuginare, dopo aver preso consapevolezza di quel che succede e porta senza effettiva volontà ad affrettarsi nel conto ma alla rovescia.
Francamente sono stufa di arrivare fino a dieci, e poi tornare indietro. Pare che questo torrido mese d'agosto sia stato preso dalla sindrome dei "dieci piccoli indiani", come in quel racconto del brivido di Agatha Christie, ad uno ad uno in meno per arrivare a... nessuno. Sono stufa, ho detto ma non stanca. Significa che continuerò, cercando di aggirare l'inganno teso da una realtà che confonde, socchiuderò gli occhi, come nel dormiveglia, per metabolizzare gli eventi, e aspetterò che passi la devastazione dentro. E amerò, amerò a più non posso con tutta me stessa e a partire da me. Perché se di affetto e calore ho bisogno, dovrò imparare a darne di più a Tutti, comprese le persone cui tengo maggiormente. Piccole attenzioni, ascolto perché si annullino le grandi incomprensioni, disponibilità a ricominciare, contando da zero.
Domani arriva mia figlia, sarà una settimana impegnativa, perché con Lei c'è sempre da ricominciare a contare, e l'ansiosa aspettativa di non sbagliare alla fine porta all'ennesimo, inevitabile errore.
Sono consapevole del rischio, eppure sono contenta. Lei torna insieme con la Sua cagnolina, sono una briciola di famiglia che si fa tutt'uno con la restante Nostra, un'occasione di svago, la carezza sul Cuore che serve.
Domani andrò in reparto, e spontaneo e naturale si farà spazio il sorriso, nessuna forzatura nonostante quel sentirmi come una formica che si affanna a spingere una goccia di rugiada. Proverò, ne sono certa, ciò che provo sempre...
Quel lieve indolenzimento che mi prende dopo l'impegno, rapido e passeggero come una nuvola d'estate, che lascia il mio cielo terso e azzurro.
Di un azzurro che più azzurro non c'è.

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