venerdì 22 dicembre 2017

METTI UNA FREDDA GIORNATA DI DICEMBRE... CALORE E... MELODIE DI NATALE


Una giornata tutta da vivere, un mercoledì intenso. Stamane la Nostra solita uscita, nel pomeriggio... Concerto di Natale, organizzato da associazione amica.
Ancora tanto freddo che fa più Natale, come non accade spesso da queste parti.
Oggi, giro per Venosa, città natale di Orazio Flacco, nella stagione opposta rispetto all'ultima volta che ci sono stata. Comunque stessa lunga strada percorsa a piedi, infreddoliti per i 4 gradi scarsi, ma assai piacevole poiché ogni luogo cambia aspetto completamente, così "vestito" a festa. Vetrine illuminate anche di giorno, abeti di legno, cartone o compensato di fattura artigianale e decorati con materiale povero o di recupero, e poi nell'aria l'inconfondibile profumo di Natale. Piccantino di zenzero ed agrumi, cannella e marzapane, incredibilmente uguale a quello di tanti natali della mia infanzia.
Per arrivare alla Chiesa di San Rocco, in prossimità della famosa "Incompiuta", abbiamo cercato scorciatoie attraverso vicoli stretti, come equilibristi sempre in bilico sull'orlo dei marciapiedi a causa del traffico intenso pur in questi spazi appena sufficienti per pedoni in fila indiana. Ci tenevamo ad arrivarci perché in quel luogo è in esposizione tutto l'anno un grande presepe, curato nei minimi particolari, questa volta avremmo potuto ammirarlo con le luci. Il tempo perso, purtroppo non lo recuperi mai quando lo desideri, così abbiamo fatto tardi e non si è concluso niente perché a mezzogiorno i luoghi di culto sono chiusi. In compenso, nella Cattedrale, anche Chiesa di San Filippo Neri, era allestito un altro presepe, grande ma diverso per genere e struttura, lì l'addetto si è mostrato elastico e per Noi è stato più che accontentarsi.
Quindi a casa senza indugiare, perché nel pomeriggio avevamo appuntamento con il Concerto di Natale.
Un'Aula Magna gremita di gente, calore ed entusiasmo per un coro soul ed un'orchestra, il tutto costituito da studenti del locale liceo socio-psico-pedagogico ora anche musicale, "Carolina Poerio". Strumenti a fiato e a percussione, pianoforte, e strumenti a corda impegnati nell'esecuzione di noti brani, come tradizione impone, natalizi e non solo, anche medley di colonne sonore di film italiani, melodie classiche e coinvolgenti marce, dalla marcia turca a quella di Radetzky, che notoriamente conclude ogni Concerto di Capodanno.
Bravi tutti, meravigliosa atmosfera, molto onore a questa Nostra città tante volte denigrata ma forse perché poco amata. Vero è che amor con amor si paga, e quindi non è molto facile provare attaccamento e rispetto per una realtà che scarsamente premia il merito, dove perciò è inevitabile la sfiducia e frequente il degrado, però come ha detto un Amico dei Nostri, questa è sempre la Nostra città, qui viviamo e lasciamo il Cuore, per questo alla fine l'amiamo ugualmente. E poi, Lui dice... Noi siamo così, per gli "amori difficili".

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