lunedì 11 dicembre 2017

RECUPERARE


Recuperare... è un verbo ricorrente nei miei pensieri, anzi nella vita che vivo adesso, e per "adesso" intendo dalla rinascita in poi, un tempo fermo che non avanza mai, trascorrono i giorni e i mesi, ma resta immobile nella percezione dei fatti e delle cose. Una bella sensazione, non da Tutti... me ne sto rendendo conto... per pochi (si fa per dire) eletti.
Nell'insieme una meraviglia da sfogliare, mentre mi accorgo di amarla come elisir di giovinezza, perché questa non finisca mai, neppure col progredire delle rughe. Ché poi, Chi se ne importa dell'aspetto esteriore se la mente con l'esercizio mantiene la lucidità e lo spirito non cambia per sagacia e brio.
Ad esempio, io con la malattia ho recuperato la "formula" per tutto questo, e pensavo non ne fossi a conoscenza, completamente esclusa. Ma quando ad un certo punto, guardandomi indietro ho visto poco, e davanti il buio, mi sono concentrata su quel presente così difficile, e l'esito così è stato quel che si vede.
Recuperare si può ciò che non si conosce se si colgono al volo certe opportunità, ma anche ciò che si è perso, vero... qualche volta non sarà possibile, però intanto perché non tentare?
Stamattina ho recuperato le foto svanite nel nulla insieme con la memoria del cellulare. Come ho fatto? Semplicemente vincendo la pigrizia e la resistenza di mio marito. Insieme siamo tornati all'abbazia di San Leonardo nei pressi di Manfredonia, e ho ripetuto gli scatti di due giorni fa. Il passato remoto, va be' è stato definitivamente archiviato e alla fine è pure giusto, ma quello recente completamente recuperato ed anche migliorato con qualche particolare in più. Quindi esperienza spiacevole ma non del tutto negativa.
Stasera ho anche recuperato del tempo da dedicare ai "fiocchi" per l'incontro di domani. Avrò in mattinata un esame a cui sottopormi, non avrei fatto in tempo, così... sono riuscita anche in questo.
Insomma, sono contenta. Contenta di quel che sono, anche se a volte mi faccio mille scrupoli e problemi, mi metto in discussione e poi mi reputo perdente. Riesco comunque a scuotermi di dosso le scintille brucianti del disappunto, e trovare refrigerio nell'oasi che mi sono creata, dove nulla è certo ma di sicuro posso tenere ben stretto ciò che ho conquistato.

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