sabato 6 gennaio 2018

LA VITA E' MAESTRA


Già... prima testa e poi insegna. A programmi differenziati e con prove periodiche fino al momento che ci si sente "formati" e a giusta ragione "laureati" per la vita.
Si può cominciare in qualsiasi momento e in qualunque modo, passando da un livello all'altro, ma l'esperienza estrema resta la partenza più tosta. Come dire... saltare i primi anni della scuola primaria, sapendo a malapena leggere, quindi farsene una ragione, elaborare e poi metabolizzare che equivale a trarre insegnamento e base per i livelli che saranno.
Oggi per me, "lezione" assai intensa. Nuovi incontri, altre storie condivise... ricordi, i miei che hanno rinnovato emozioni antiche.
Occhi smarriti e nervi contratti, accenno di lacrime al pensiero dei figli a casa, modalità diverse nell'approcciare a quella "prima volta" che nessuno mai sogna di vivere. E poi, un racconto di dolore grande come solo può essere perdere tragicamente una giovane figlia, che lascia i Suoi orfani in eredità alla madre. Ora questa è ammalata e lotta per sé e i nipoti, perché non siano orfani due volte.
Ma Dio dov'è se permette tutto questo?... ha detto qualcuno, ed io pensando di aver smesso da tempo di chiedermelo, ho risposto... Dio non c'entra, è pura casualità. Non è premio restare indenni dalla sofferenza, non è punizione esserne afflitti. E' la fragilità umana come il tavolo verde su cui una roulette vede girare vorticosamente la pallina che si fermerà all'improvviso su un numero, e poi un altro e un altro ancora, senza un ordine e disegno stabilito... questo io ho recepito per non aver paura pur nella consapevolezza di un'incerta casualità che potrebbe di nuovo toccarmi.
E i ricordi che sono affiorati? Sono quelli legati ad emozioni comuni vissute durante il difficile percorso, dalla diagnosi e poi strada facendo, senza sapere quando sarà l'arrivo e dove la meta.
Ogni volta che incontro, ascolto e dico, poco ma dico, sono attenta ad imparare fino allo sfinimento, per migliorare. Perché so bene, la Vita è maestra, qualcuno non lo comprende, altri sono distratti e si perdono i passaggi più importanti, in conclusione risulta un'infinità di ignoranti. Un vero peccato.

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