domenica 18 marzo 2018

I FORUM


Si sa, va così, l'abbiamo fatto tutte, forse ancor prima della diagnosi. Quel che un tempo era stato il consultare l'enciclopedia medica, in quest'era tecnologica è sostituito dal rivolgersi ai "forum" in internet, che meglio è di Wikipedia ma ugualmente, se lucidità anche per poco manca, destabilizza qualsiasi equilibrio.
Ci si approccia prima con titubanza, quasi a voler scacciare l'idea che la "cosa" possa riguardare, poi si prende il coraggio a due mani, tanto nessuno ti conosce, né può leggere l'angoscia negli occhi, e sia quel che sia, spegni tutto e dimentichi... dimentichi? E come si fa, il problema c'è ed è purtroppo reale. Finalmente poi si va dal medico, diagnosi, intervento e terapie, nell'immediato si sta più tranquille, dopo un po' già dal primo confrontarsi cominciano i dubbi.
E perché questo a me non è stato detto, fatto, prescritto? E se avessero preso un abbaglio? E se per responsabilità di chissà chi mi succedesse un guaio?
E così a seguire, all'infinito in una spirale senza uscita. Il forum... lo dice l'origine etimologica della parola stessa... è una "piazza" dove ci si trova a parlare, confrontarsi, per saperne di più ma senza farsi condizionare. Qui impari subito che ogni patologia tumorale costituisce un caso a sé, che va affrontata con modalità terapeutiche diverse e gli esiti lo sono altrettanto pur in presenza di eventuali identiche terapie. E' importante esserne consapevoli ancor prima di pensare ad iscriversi ad un forum, dove l'argomento... tumore, è considerato per la quasi totalità in chiave medica.
Io non ero ancora su Fb quando mi ritrovai su un forum non per mia scelta consapevole. Però, dai...è meglio che racconti tutto dall'inizio.
Dopo il primo momento, non tanto breve, d'impatto con la malattia, mi trovai criticamente davanti a delle scelte, come quando arrivi di corsa ad un incrocio e devi prendere una strada, e lo devi fare anche in fretta perchè sai che non puoi perdere tempo. In un modo avrei dovuto reagire, o gettando la spugna, convinta che per me non ci fosse speranza data la gravità almeno apparente della situazione, oppure chiamando a raccolta le mie energie per giocare il tutto per tutto, tanto non avevo niente da perdere. Il sentirmi spiattellata in pieno viso la cruda realtà aveva scatenato in me un vero e proprio moto di ribellione, il tumore era il mio nemico ed io avrei dovuto annientarlo.
Ma poiché non si può contrastare un avversario se non lo si conosce, cominciai ad informarmi di tutto, della patologia in ogni suo aspetto, terapie ed intervento, in questo modo avrei saputo come agire senza paura. Poi "mi prescrissi un'autoterapia di supporto" per la psiche, dovevo venire a conoscenza di esperienze simili alla mia, non rifuggirle, anzi assumerle nella loro totalità, bella o brutta che fosse. Mia figlia, per agevolarmi mi iscrisse appunto ad un forum in internet, "Dure come muri", e per sdrammatizzare mi comunicò la cosa con queste parole, "... sono tutte donne sfigate come te, mamma, potrai comunicare con loro dubbi ed ansie, e vedrai, dopo un po', quando starai meglio sarai tu ad essere d'aiuto per altre". Parole non proprio gentili, che a parte l'essere sfigate, si rivelarono veritiere, a breve e lunga scadenza. Realtà persino a me, ancora incredibile.

2 commenti:

  1. Vado a leggere di tutto e di più su internet, ed essendo così sensibile e "paurosa" , poi mi prende ancora più angoscia.... Tu stai aiutando tante persone con la tua esperienza e positività, anche se la paura non ci abbandona mai. Un abbraccione. ♥

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    1. Cara Ale... il coraggio è in ognuno, e non può essere senza che prima non si sia manifestata la paura. Si tratta di fare una scelta, a volte istintiva e a volte ragionata, ma dipende dall'individuo che deve farsi domande e poi darsi le risposte (giuste).
      Un abbraccio anche a Te...

      Mary

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