mercoledì 14 marzo 2018

INCONTRI


Passata la prima decade di marzo, non faccio che pensare ad una persona. Una persona che non c'è più ed ha lasciato un'eredità incredibile. Se si potesse quantificare varrebbe tutti i tesori del mondo, forse anche di più.
La sto pensando di continuo in questi giorni perché a fine mese sarà giusto un anno che è volata in cielo, e non è un modo di dire, perché se Paradiso esiste, Lei è lì per giusto diritto.
Sorridente sempre, fiduciosa nonostante prova contraria, serena fino all'inverosimile persino tre giorni prima che tutto finisse. E basterebbe questo per comprendere il perché nessuno la dimentica.
Ricordi... quella ragazza bionda, sempre sorridente...?
Chi... quella che sembrava un angelo? Ma certo... Daniela.
Ed io che senza domande ho sempre davanti agli occhi Daniela, e nelle orecchie la voce e le parole in quel Suo italiano che la facevano tanto bambina, la sento vicina, vicinissima tanto che ieri sera, casualmente sono finita nel profilo WhatsApp ora disattivato ma di cui conservo i messaggi che ci scambiavamo. Li ho riletti tutti, uno per uno ed è stato rivivere ogni momento, e poiché la Sua gioia traspariva sempre, è stato così anche ora, fino all'ultimo quasi a far dimenticare ciò che poi è stato.
Ieri... i messaggi, oggi... ho incontrato Suo marito che non vedevo da quasi un anno.
Nulla avviene per caso...? Qualcuno la dà come frase fatta, io sostengo che le frasi le facciamo Noi perché diamo giusta considerazione a ciò che è, la realtà.
Potrei essere stata la mamma di Daniela, come pure di Suo marito, ed è così che mi sono sentita stamattina quando l'ho abbracciato e a lungo abbiamo parlato di Lei, di Loro... di Noi. Storie di incontri, strade diverse che diventano un unico percorso, per cui non si finisce mai. E' continuità che... per Chi crede... viene dall'Alto.

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