martedì 6 marzo 2018

L'EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA'. DALLE IMMAGINI ALLE EMOZIONI (parte prima)


Continua l'esperienza con la IAPS (International Affective Picture System). Terzo appuntamento. Questa volta dodici foto che riportano alle relazioni interpersonali, con particolare rilievo al tema dell'educazione all'affettività.
Un bimbo, presumibilmente di circa sei mesi, afferra il dito di un adulto che indica qualcosa. E' questa la prima volta che il piccolo si pone in relazione con Chi ha di fronte e ad un terzo oggetto/soggetto.
Ritornano i ricordi della prima infanzia dei propri figli, le carenze e i rimpianti.
La seconda foto vede altri due bambini più grandicelli e di sesso diverso. Reggono ciascuno un gattino, potrebbero essere fratelli o amici, condividono un momento piacevole di gioco o scoperta.
I tre pagliacci nella terza, apparentemente immagine neutra, suscitano sensazioni contrastanti, di tristezza, angoscia persino, a me personalmente di irritazione perché rappresentano un paradosso portato all'esasperazione (allegria forzata in contrasto all'espressione e alla situazione).
La vista delle mosche sul volto del bimbo di colore procura quasi un senso di colpa per un privilegio, come pure un forte senso di impotenza, non di ribrezzo. Stupisce l'immobilità di quel volto che pare rivelare l'abitudine a quella condizione.
Rabbia espressa nel volto dell'immagine seguente, ma repressa a stento. Mostra i denti stretti.
La posizione e l'atteggiamento rilassato dell'uomo seduto alla panchina mentre legge il giornale, pare in contrasto con quello che è dietro e forse anche intorno, la nebbia sullo sfondo. Potrebbe rivelare indifferenza ad una condizione altrui, comunque comportamento inadeguato.
Interessante la foto seguente di una donna svilita nella propria femminilità. Trascurata nell'aspetto, mani rovinate dal duro lavoro, espressione rassegnata di persona che, consapevole della propria situazione, sa di non poter fare niente per cambiarla. Viene naturale il confronto con la patologia tumorale, quando le lunghe e devastanti terapie incidono notevolmente sul fisico e la psiche, annullano quasi la persona lasciandole pesanti strascichi.
(continua...)






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