sabato 3 marzo 2018

NOI... che possiamo ma fino ad un certo punto


NOI... sta per autodeterminazione, quindi "proclamato" forte e chiaro. Il resto quasi sottovoce per non fare danni, inconsapevolmente ma comunque irrimediabilmente.
Mi si chiede a volte... Tu fai la volontaria?
E la cosa mi suona subito strana, per cui replico... Io non faccio, sono una volontaria, perché è nel mio essere non per vanto bensì costituzione, non pensavo potesse essere ma lo sono, e ora non posso farne a meno. E sono "una delle tante", come vedi, né migliore né peggiore. In fragilità ed imperfezione.
A ciò si aggiunge che sono passata per quei letti e quelle poltrone, ho potuto detestare il gusto tra naftalina e cartone bagnato che accompagna ogni pasto per tutto il periodo di chemio, mi sono sentita una zombie in vacanza, ma ho continuato a vivere come Dio comanda. Ah, dimenticavo... si fa per dire... ho resistito pure allo specchio che replicava con l'immagine di me riflessa senza capelli. E ho sperato ed aspettato, aspettato e sperato...
Oggi mi succede come quando ero in trattamento. La mattina al Day Hospital, e il pomeriggio a riprendermi, perché di certo fino a sera mi riprendevo, come accade adesso e poi scrivo...
Negli ultimi giorni ho incontrato un paio di Amiche al loro primo appuntamento, mi è stato chiesto di dare qualche consiglio, rassicurarle un po' su tutto, e in particolare... appunto... riguardo la caduta dei capelli. L'ho fatto, perché alla fine è così, è più difficile pensarci che affrontarlo soprattutto se si è ben dotati di spirito di adattamento e positività, però è sempre un cambiamento, non facile da accettare, un vero e proprio trauma. Andrebbe accolto, ma prima favorito e compreso. Sorvolando. Mostrando agli Altri, ma ancor prima a se stessi un atteggiamento sereno.
Non sarà impossibile, se forti abbastanza e consapevoli delle tante strategie esistenti per superare questo come altri momenti difficili della vita.

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